AGROPOLI. Bimbo nato già morto, famiglia presenta querela. E’ accaduto presso l’Istituto Clinico Mediterraneo di Agropoli lo scorso 22 febbraio. Una partoriente di 25 anni, proveniente da un centro del basso Cilento si era recata in clinica per un controllo. Considerata la pressione sanguigna alta della donna, il ginecologo che l’aveva seguita per tutta la durata delle gravidanza ha deciso di anticipare il parto cesareo per evitare complicazioni.
Sottoposta ad ulteriori controlli, però, si è constatato che non era presente il battito cardiaco del bambino. La donna è stata così trasportata in sala parto dove è stata sottoposta ad intervento. Una volta terminato la 25enne ha appreso dal ginecologo che il bimbo era morto, soffocato dal cordone ombelicale intorno al collo. Probabilmente il feto era morto ormai da due giorni, secondo quanto asserito dai sanitari, anche se la donna è certa che il giorno prima dell’intervento il piccolo aveva dato dei calcetti alla pancia. Alla luce di questi fatti la famiglia vuole vederci chiaro.
Rappresentata dagli avvocati Antonio Mondelli e Salvaotre Bellomo, ha presentato questa mattina querela ai carabinieri della compagnia di Agropoli affinché si faccia luce sull’accaduto e si comprenda cosa sia accaduto al feto e se vi sono responsabilità dei sanitari.