La storia comune di Paestum e Velia parte dal confronto con il territorio. Questo pomeriggio, presso la Fondazione Alario, si è tenuto l’incontro che ha rappresentato un importante momento di dibattito per ascoltare le istanze del territorio.
Ad aprire l’appuntamento il padrone di casa, il presidente della Fondazione Alario Marcello D’Aiuto, che ha manifestato la volontà di “collaborare e fornire il nostro supporto perché Velia sia al centro di un progetto di sviluppo del territorio cilentano”.
D’Angiolillo: momento storico
“È un momento storico per noi di Ascea – ha poi sottolineato il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo – Finalmente abbiamo visto accolta la nostra richiesta. Ha inizio per il nostro sito e il nostro territorio un nuovo corso che si innesta su una storia millenaria”. “Non partiamo da zero – ha poi aggiunto il primo cittadino – abbiamo già siglato un protocollo d’intesa firmato da tredici comuni, Parco e Comunità Montana e sono in essere diversi progetti come il recupero delle terme e della strada esterna per raggiungere l’Acropoli”.
Il sindaco asceota, però, guarda oltre e sottolinea la necessità di fare altro, dalle attività di scavo ai servizi, passando per il polo museale.
È stato invece un viaggio nei ricordi quello di Alfonso Andria, consigliere di amministrazione del parco archeologico di Paestum che ha raccontato della prima visita a Velia, accompagnato dall’allora soprintendente Marcello Nappli, e dei suoi più recenti rapporti con il sito eleatico.
“Ho spinto molto per questa unione tra Paestum e Velia perché ritenevo giusto che questi due frammenti della civiltà occidentale si riunissero”, ha detto.
Zuchtriegel apre al territorio
È stato poi il momento dell’intervento del direttore Gabriel Zuchtriegel che ha subito sottolineato il ruolo fondamentale che può avere il territorio per il rilancio di Velia. Quindi un richiamo alla responsabilità dei cittadini: “Ciò che è importante in questa fase è la visione, capire cosa rappresenta per questa comunità questa realtà. Se non lo sappiamo noi è inutile raccontarlo altrove”.
Il Parco Archeologico del Cilento
Poi, sull’unione delle due realtà, Zuchtriegel ha chiarito la volontà di avviare un progetto più ampio con la nascita di un Parco Archeologico del Cilento che metta in rete tutte le realtà del territorio. “Chiediamo a tutti voi di partecipare attivamente a questo percorso”, ha aggiunto.
Le iniziative da avviare sono molteplici, a partire dalla necessità di garantire un servizio migliore ai visitatori: “Gli incassi e i visitatori non sono una proprietà ma una conseguenza del lavoro che si fa. Cercheremo di offrire un servizio di qualità che è la migliore promozione che si possa fare” ha detto Zuchtriegel che poi si è soffermato sui progetti da realizzare, come il museo che non dovrà essere solo uno spazio espositivo.
“Avere solo un’esposizione non risolve i problemi di studio e conservazione dei materiali“, ha detto il direttore tedesco che ha poi aggiunto: “Vogliamo puntare all’Acropoli, rendere fruibile il teatro, il tempio. Abbiamo bisogno anche di chi ci aiuti a tagliare l’erba”.
Il confronto si è poi aperto agli altri presenti. Dal sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, al presidente della comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, Vincenzo Speranza, la disponibilità a contribuire a mettere in pratica le idee di rilancio per Velia. Appoggio al progetto di rilancio anche dalla direttrice Giovanna Scarano che per un anno e mezzo, tra tante difficoltà, ha guidato il Parco Archeologico e dalle tante associazioni che hanno manifestato in maniera unanime il loro sostegno per Elea Velia.