Sabato 1° febbraio anche il Cilento sarà protagonista sulla terza rete della Rai con la seconda puntata del Tg Itinerante speciale, dedicato ai Patrimoni Immateriali Unesco della Campania. Lo spazio televisivo, in onda ogni sabato su Rai 3 alle ore 14.00 e condotto dal giornalista, Rino Genovese, è dedicato alla scoperta e alla valorizzazione dei numerosi comuni della regione, raccontando storia, tradizioni e varie notizie dei centri campani.
Il giornalista Rino Genovese e la sua troupe andranno alla scoperta dei patrimoni immateriali Unesco come la Dieta Mediterranea, facendo tappa al Museo Vivente di Pioppi, e incamminandosi nel primo Geo-Parco d’Italia, il Parco nazionale del Cilento, degli Alburni e del Vallo di Diano.
Il Museo vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi, collocato al primo piano di Palazzo Vinciprova, è gestito, insieme al Museo Vivo del Mare, da Legambiente, e fa parte della rete dell’Ecomuseo della Dieta mediterranea. Cinque le sale espositive, con pannelli descrittivi e video, tra cui quella dedicata ai sensi, con installazioni per il gusto, il tatto e l’olfatto; la sala per la pasta fatta in casa, con video tutorial delle massaie cilentane; la biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica. Nel Museo si organizzano laboratori didattici, corsi di cucina cilentana e visite guidate a sentieri, orti e mulini del territorio. Un modo concreto di tramandare l’eredità lasciata da Ancel Keys, dalla moglie Margareth e dai loro colleghi, per promuovere uno stile di vita ispirato alla sana alimentazione, al rispetto dell’ambiente e della cultura locale.
Il Museo Vivente della Dieta Mediterranea è il principale tributo di Pioppi ad Ancel Keys.
Proprio nella località cilentana, infatti, lo scienziato statunitense portò avanti per oltre 40 anni gli studi sulla Dieta mediterranea, che nel 2010 ha ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Pollica, con il Cilento, è una delle sette comunità emblematiche della Dieta Mediterranea individuate in sede di dichiarazione Unesco (la c.d. dichiarazione di Chefchaouen), ma ne è in qualche modo la capitale mondiale dal momento che proprio lì, nel borgo marinaro di Pioppi, ha soggiornato, vissuto e studiato Ancel Keys, l’epidemiologo statunitense scopritore del nesso diretto tra regime alimentare (connesso allo stile di vita) e patologie cardiovascolari. Dai suoi lunghi e approfonditi studi, che lo portarono ad analizzare gli stili di vita e i regimi alimentari in sette paesi di quattro continenti, correlandoli ai dati di incidenza delle malattie cardiocircolatorie delle popolazioni locali, scoprì chealcune popolazioni del mondo vi erano meno affette.
In particolare, quelle che si affacciano sul Mediterraneo (oltre al Cilento rientrano una comunità spagnola, una greca e una marocchina), da qui la definizione di Dieta mediterranea. Tra queste, dunque, il Cilento, che con lo stile di vita della popolazione, fatto di un mix di cibo sano, carente di grassi saturi, il consumo regolare di verdura, frutta, cereali e olio d’oliva, con una moderata quantità di vino ad accompagnare i pasti e una buon attività fisica (il lavoro in campagna, la pesca), rappresenta oggi la patria di un stile di vita diventato negli ultimi anni tra i più promossi e consigliati.