BUONABITACOLO. L’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giancarlo Guercio, almeno per il momento non sarà obbligata a dichiarare il dissesto finanziario frutto di una pessima situazione economica che si è ritrovata tra le mani dal giorno del suo insediamento avvenuto nel 2017. A decidere se dovrà farlo sarà la Corte Costituzionale chiamata a decidere sulla questione di legittimità costituzionale di parte di un articolo del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) relativo all’avvio della procedura di dissesto.
La questione è arrivata davanti alla Consulta in seguito al ricorso presentato dal Comune alla Corte dei Conti che si è pronunciata a Sezioni Riunite in sede giurisdizionale con una sentenza non definitiva. La Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi su una parte dell’articolo 243 quater del TUEL e nello specifico quella del comma 7 in cui “prevede l’automatico avvio della procedura di dissesto – si legge nella sentenza – nel caso di mancata adozione del piano di riequilibrio entro il termine perentorio di novanta giorni senza consentire alle amministrazioni che iniziano un nuovo mandato in pendenza del predetto termine, di avvalersi della facoltà prevista dallo stesso comma 5, di rimodulare il piano di equilibrio, anche in assenza di una previa deliberazione di adozione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale e comunque senza tener conto della reale situazione finanziaria dell’ente per effetto del prolungamento del procedimento di controllo”.