MONTECORICE. Chiesto lo stato di calamità naturale per i danni causati dalle mareggiate nei mesi di novembre e dicembre. L’amministrazione comunale di Montecorice, guidata dal sindaco Pierpaolo Piccirilli, chiede aiuto per ottenere le risorse necessarie a risolvere le criticità determinate dal maltempo e in particolare dal mare. Il litorale ha subito notevoli danni, in particolare le località di Agnone, Capitello e il porto di San Nicola.
Si segnalano asfalto divelto, gradini spezzati, muri e strade crollate, frangionde divelte e danni alla pavimentazione del lungomare a causa dell’inondazione. Una situazione che ha indotto il sindaco ha chiudere al traffico veicolare e pedonale del pontile di Agnone e del Lungomare di Punta Capitello al fine di scongiurare pericoli.
A tutto ciò si aggiunge un preoccupante fenomeno erosivo che va avanti da anni. Ad oggi la piccola spiaggia sabbiosa posta lungo la costa di Punta Capitello è ridotta a pochi metri, in alcuni punti addirittura scomparsa. Un danno ingente con conseguenze anche sull’offerta turistica.
Gli interventi da realizzare sono molteplici e quantificati in circa 360mila euro. Una cifra ingente che il Comune non ha la possibilità di investire attingendo unicamente dalle casse comunali. Di qui la richiesta alla Regione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di riconoscere lo stato di calamità naturale.