Un manifesto scritto con caratteri rossi, ovviamente, poche righe per dire ai cittadini del Vallo di Diano che il Centro Sportivo Meridionale è salvo e, lo è grazie a loro, i Socialisti.
Una storia a lieto fine quella che nello scorso dicembre ha tenuto col fiato sospeso i cittadini del bel Diano, l’ennesimo rischio di vedere l’ennesima struttura pubblica chiudere i battenti.
Una storia che viene da lontano, un lungo contenzioso tra alcuni Comuni e i vertici del Consorzio che gestisce gli impianti sportivi di via Camerino.
Un contenzioso fatto di carte bollate e di dichiarazioni. Dieci comuni facenti parte del Consorzio sui tredici totali, risulterebbero morosi. Debiti per alcuni milioni di euro. Da qui, l’ennesima crisi, sfociata in un serio rischio per i 1300 cittadini tesserati Metasport (ramo del Consorzio) che usufruiscono degli impianti.
Una chiusura annunciata a più riprese, una chiusura per mancanza di fondi, l’ennesima tegola sulla testa dei cittadini già provati dagli eventi che, in un recente passato hanno mandato in frantumi sogni e speranze.
Una chiusura scongiurata in extremis dalla Regione Campania che su proposta dei Socialisti, ha stanziato 300mila euro per garantire almeno per qualche tempo il diritto allo sport nel Comprensorio a sud di Salerno.
I Socialisti, proprio loro, figli di Enrico Quaranta, l’uomo che negli anni ottanta ha voluto la realizzazione del Centro Sportivo Meridionale, fiore all’occhiello di tutto il Sud Italia.