“Nel Consiglio Comunale di questa mattina si sono discussi argomenti importanti che derivano da scelte politiche i cui effetti si ripercuoteranno direttamente o indirettamente su tutti i cittadini di Castellabate”. A dirlo Luigi Maurano, consigliere comunale di minoranza che analizza tutti i punti all’ordine del giorno, a cominciare da “quattro accordi transattivi con altrettante ditte per pagare debiti fatti dal 2012 ad oggi da parte dell’Amministrazione Comunale”.
“Il totale da pagare in tre anni per il Comune sarà di 136.493,76 euro. Risorse dei cittadini – dice – Ma la singolarità è che per maggior parte di queste forniture e di queste prestazioni di servizi manca sia l’impegno spesa che la fattura finale. In pratica chiamano una ditta a loro piacere. Questa lavora e dopo manda il conto. Nessun preventivo, nessuna certificazione. Ma in una pubblica amministrazione non ci si comporta così. Bisogna effettuare la rotazione degli affidamenti per dare la possibilità a tutti di lavorare e soprattutto bisogna avere una copertura finanziaria prima di affidare un lavoro o una fornitura. Altrimenti si mette in seria difficoltà economica anche la ditta. Se poi c’è urgenza o si è in presenza di un evento eccezionale allora si può anche procedere velocemente, regolarizzando, però, il tutto entro 30 giorni. Invece, oggi 30 Dicembre 2019 l’Amministrazione porta in Consiglio debiti che partono dal 2012. La maggior parte dei quali sono stati fatti per opere che non erano urgenti o straordinarie. Infatti anche per logica non si può ritenere straordinario, urgente o imprevedibile un noleggio di 24 mesi continuativi di un escavatore. Dovete sapere che il Comune di Castellabate per due anni ha pagato 1.350 euro al mese per noleggiare un escavatore di 19 quintali. Per una spesa totale di 34.400 euro. Tanto valeva comprarlo”.
“Questo modus operandi denota un’incapacità organizzativa e l’illegittimità delle procedure dell’Amministrazione Comunale a discapito dei cittadini”, dice Maurano.
Il consigliere comunale critica l’amministrazione anche su di un altro debito fuori bilancio “portato oggi in Consiglio a seguito di una sentenza del TAR, che ha costretto il Comune al pagamento delle spese (2.000 euro) a causa di una mancata risposta ad una richiesta di accesso agli atti presentata da un cittadino”.
“Un altro argomento – prosegue – ha riguardato il Regolamento degli usi civici, cioè di quei terreni rientranti nella proprietà collettiva. È stato accolto il nostro emendamento di vincolare i proventi derivanti dalla tariffa per il pascolo per opere di salvaguardia del bosco e miglioramento della viabilità rurale. Dispiace invece che l’altro emendamento sia stato bocciato dalla maggioranza. Mirava a dare la possibilità a quelle persone senza lavoro e con reddito basso di raccogliere e vendere la legna.
Come riteniamo sbagliato che l’autorizzazione per procedere all’affrancazione di un territorio gravato da uso civico venga data dalla Giunta anziché dal Consiglio Comunale, organo supremo in materia di organizzazione territoriale”.
Il consigliere ha contestato anche il trasferimento dei servizi cimiteriali alla Castellabate Servizi e la variazione di bilancio “che presentava, tra le sue voci di spesa, 24.000 euro per il pagamento dell’acqua degli edifici pubblici (scuole e uffici comunali) nonché di giardini. Questa è l’ennesimo costo assurdo derivante dalla scelta scellerata di affidare la gestione del servizio idrico integrato alla Consac. Quindi oltre alle salatissime bollette, i cittadini devono farsi carico di questi ulteriori 24.000 euro per il consumo dell’acqua degli edifici e dei giardini pubblici”, conclude.