Il fenomeno pizza ha invaso letteralmente il quotidiano di ognuno di noi ed ha dato spazio ad uno spaccato di vita che mira alla valorizzazione di un piatto che da sempre è stato considerato l’antagonista della cucina da ristornate. Oggi, non è più così. Le pizzerie sono dei veri e propri “ristoranti”, curate in ogni minimo dettaglio dove l’attenzione è rivolta sempre più ai prodotti utilizzati. La mission di ReDenari è quella di continuare a dare sempre il massimo sia nell’impasto che nei condimenti. Non a caso, da un po’ di tempo, fra i fornelli figura una figura nota del Cilento, lo chef Geppino Croce. Ragazzo promettente, abile cuoco, legato in modo viscerale al suo territorio.
Si parte dai fritti. I crocchè di buona manifattura. Giustamente saporiti. Molto caserecci e lo si nota dalla spiccata artigianalità della forma. Le montanare sono di importanti dimensioni, infatti, è preferibile dividerla in due. Impasto perfettamente lievitato e sapore molto identificativo.
Le pizze sono buone. Quel buono che ti porta a mangiare spicchio dopo spicchio ogni parte del disco. Una realtà che non lascia spazio a prime donne, solo collaborazione e voglia di fare sempre meglio.
La pizza foglie e patate, unite al peperone crusco di Senise e alla fonduta lascia il palato felice. Un tuffo nei ricordi della nonna. Quel gusto epico che risveglia emozioni e sensazioni.
Per chi ama la dolcezza può scegliere la semplicità con i pomodorini gialli dell’azienda Carbone, buttata e pancetta croccante.
La nonno Luigi, in onore del grandfather di Geppino, parla ovviamente cilentano. Base di datterino giallo e fior di latte di Agerola ed in uscita soppressata di Gioi Cilento, fonduta di provolone del Monaco Dop e tarallo napoletano.
Per gli amanti dei sapori forti troviamo il Toro Rosso. Succulento ragù di carne trita mista (bovina e suina), fior di latte di Agerola e in uscita scaglie di canestrato. Anche qui si rievocano i sapori domenicali, familiari, ricordi di un’infanzia felice.
Il cardoncello democratico racconta la nostre amate regioni confinanti, Basilicata e Calabria.
Funghi cardoncelli trifolati con datterini rossi ed in uscita caciocavallo Silano sciolto a cannello. Gustosa, semplice, tradizionale.
I condimenti delle pizze di ReDenari puntano alla valorizzazione di cibi di territorio dando il giusto spazio ad equilibrio e gustosità.
Per quanto riguarda il beverage è soddisfacente la proposta delle birre ma quello che salta all’occhio è la carta dei vini. Non tantissimi ma tutti, o quasi, cilentani. Troviamo le etichette di Alfonso Rotolo, di Luigi Maffini, De Concilis e San Salvatore. Anche sui distillati c’è un buon lavoro infatti i rhum in carta sono davvero notevoli.
Un posto dall’arredamento rustico che non vi lascerà indifferenti.