E’ già sfida da dentro o fuori quella per l’Agropoli nel match di domenica 17 novembre alle ore 14,30 contro la Nocerina. Una partita da non fallire: uno scontro diretto da giocare in casa, al ”Guariglia”. La truppa di Procopio, che attende rinforzi di una certa esperienza nel mercato di dicembre, è ora nella situazione di dover stringere i denti verosimilmente per altre due gare prima di iniziare a veder rinforzato il proprio organico. Bisogna correggere gli errori del mercato estivo, ma contemporaneamente pensare al presente. Su questo doppio binario corre l’attualità dei delfini. Nelle difficoltà di risultati, (l’Agropoli non vince dal 22 settembre contro l’attuale capolista Bitonto, rete di Cozzolino) la formazione cilentana sta facendo intravedere qualche piccolo segnale di ripresa: l’ultima gara in casa contro il Fasano è di buon auspicio, il pareggio, con un po’ più di attenzione nei minuti finali, avrebbe potuto tramutarsi in vittoria, mentre a Taranto, la prestazione negativa si può additare più al secondo tempo che al primo: sull’ 1-0 la palla gol non trasformata da Solazzo dopo una bella sgroppata di Agate sul settore di sinistra si è tramutata nel raddoppio, sul ribaltamento dell’azione, degli uomini Panarelli, attualmente tra le squadre più in forma del campionato, che di fatto ha chiuso la partita. Cosa c’è da aspettarsi dunque domenica? Aldilà del blasone, i molossi della Nocerina, non sono lo squadrone di un tempo, anche se continuano ad essere seguiti da un grande pubblico, molto presente ed appassionato. Non lottano neanche più per il vertice da un paio d’anni, anche se si stanno mordendo le mani per il campionato 2017-2018 nel girone I che avrebbero potuto vincere, in un’entusiasmante lotta a tre (”comandante” Morgia in panchina) con Vibonese e Troina (furono i calabresi a spuntarla). Dopo l’esonero di Di Costanzo (francamente discutibile), ora la Nocerina è guidata da qualche partita dal duo Esposito-Cavallaro. Abbastanza noto il 3-5-2, modulo che di recente ha messo spesso in difficoltà l’Agropoli. In porta c’è il giovane Leone, una vecchia conoscenza dei delfini: militava nel Sorrento quando i costieri vinsero il campionato d’Eccellenza e fu protagonista di parate decisive nelle ultime giornate. Ciampi-Calvanese e Mannone sono i tre centrali difensivi. I molossi saranno privi di Iannini a centrocampo, giocatore espertissimo ex Cavese,Cerignola e Fidelis Andria, appiedato dal giudice sportivo.Abbastanza insidioso De Siena a sinistra, under bravo ad accentrarsi, mentre la regia del centrocampo è a cura del promettente Pablo Landri, anche lui proveniente dalla Cavese. Insidiosa la coppia d’attacco Sorgente-Liurni: soprattutto quest’ultimo è di recente salito all’onore delle cronache calcistiche, sarà importantissimo per l’Agropoli non concedere troppi calci di punizione: può segnare anche da casa sua. I gol contro Fasano (un bolide violentissimo sotto al sette) e Gelbison parlano da soli. Lui è il capocannoniere della Nocerina con cinque gol segnati. Per contrapporsi ai molossi, Procopio potrebbe confermare la difesa a quattro: davanti a Sanchez, Guida a sinistra, Sgambati e Bonfini al centro e Costa a destra dovrebbero comporre il pacchetto arretrato, anche se non è da escludere un ritorno tra i titolari di Leonetti. A centrocampo Acunzo e Numerato dovrebbero formare una cerniera che potrebbe anche vedere l’impiego di Semati, il libico ha giocato una discreta gara a Taranto da subentrato, sfiorando anche il gol. Camara dovrebbe agire largo a destra, posizione in cui ha giocato la sua miglior partita stagionale col Fasano, mentre Solazzo ed Agate saranno le due punte. Arbitrerà l’incontro il signor Domenico Mirabella di Napoli, i suoi assistenti saranno Marco Colaianni di Bari e Davide Fedele di Lecce.