Consiglio comunale infuocato:resi noti i nuovi assessori e ufficializzate le aliquote delle imposte comunali. Polemica l’opposizione che lascia l’aula.
Importante consiglio comunale a Sapri. Durante la pubblica assise, infatti, il sindaco Giuseppe Del Medico ha reso noti i nuovi ingressi in giunta: la carica di Vice-Sindaco va a Giuseppe Ricciardi, mentre la delega alle Politiche Sociali all’assessore Germana D’Alascio.
“Ringrazio l’intero gruppo consiliare di maggioranza -ha dichiarato il primo cittadino – per la condivisione delle scelte e la dimostrazione di responsabilità dimostrata in un momento difficile per l’amministrazione comunale dopo le dimissioni di Marco Martorano.”
L’opposizione per protesta ha abbandonato l’aula, contestando le decisioni dell’amministrazione comunale in particolare su questioni di bilancio e sulle aliquote per le imposte comunali. TARI, TASI, IUC, IMU e addizionale IRPEF per il 2015, sono le stesse del 2014. “Confermate tutte le aliquote rispetto all’anno precedente – ha dichiarato l’assessore al bilancio Giulio Cammarosano – nessun aumento è stato previsto, nonostante i tagli del governo, facendoci anche carico della massa di debiti eredati dalla “disastrosa gestione” da chi ha governato la nostra città e oggi lascia il Consiglio in modo pretestuoso e infantile nel tentativo di sottrarsi alle responsabilità del danno consumato sulla pelle dei cittadini”.
“L’opposizione lasciando l’aula – spiegano da palazzo di città – ha dimostrato tutta la sua irresponsabilità e la poca attenzione verso la drammatica situazione che vivono le fasce più deboli della nostra città. Questa Amministrazione continua con serietà nel suo lavoro di risanamento senza assumere impegni che non può mantenere, la nostra gestione è attenta e rispettosa degli equilibri di bilancio”.
“In tre anni – fa sapere l’amministrazione comunale – è stato coperto un buco di 2.870.000,00 euro. I trasferimenti statali si sono ridotti di circa 2 milioni di euro. Sono stati già pagati circa 820.000,00 euro per debiti fuori bilancio. Tutto ciò è stato possibile grazie al sacrificio chiesto ai cittadini, al recupero dell’evasione e al taglio delle spese correnti per circa 850.000,00 euro. In tre anni gli amministratori comunali hanno rinunciato a più di 200.000 euro di “stipendio” (solo il sindaco circa 72.000 euro)”.