Il Comune di Vallo della Lucania ha chiesto di rinegoziare i 9 debiti che pesano sulle casse dell’Ente con la Cassa Depositi e Prestiti. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Aloia, sfrutterà l’opportunità concessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che attraverso un decreto del 30 agosto scorso ha confermato la disponibilità alla rinegoziazione dei prestiti Mef, attualmente in ammortamento concessi ai comuni.
Questa possibilità riguarda i mutui che dallo scorso primo gennaio abbiano interessi calcolati sulla base di un tasso fisso; oneri di rimborso a diretto carico dell’ente locale beneficiario dei mutui; scadenza dei prestiti successivi al 31 dicembre 2022; debito residuo da ammortizzare superiore a 10 mila euro, mancanza di rinegoziazione ai sensi di un precedente decreto Mef del 2003; che non abbino diritto di estinzione parziale anticipata alla pari; che non siano oggetto di differimenti di pagamento delle rate di ammortamento autorizzati dalla normativa applicabile agli enti locali i cui territori sono stati colpiti da eventi sismici.
Con l’accordo sottoscritto con la Cassa Depositi e Prestiti sarà possibile rideterminare, quindi, il tasso di interesse. “L’operazione – evidenziano da palazzo di città – risulta rispondente al requisito della convenienza economica, in quanto il valore attuale dell’operazione post rinegoziazione risulta inferiore al valore attuale dell’operazione ante-rinegoziazione”. Inoltre “la rinegoziazione permette di mantenere gli equilibri nel rimborso del capitale”.
Vallo della Lucania potrà ridurre l’incidenza degli oneri di ammortamento dei mutui sul complesso delle spese previste nel bilancio 2019/2021 e in quelli successivi fino al 2040. Un’esigenza di bilancio conseguente anche ai contini tagli da parte dello Stato agli Enti Locali. Vallo della Lucania ha contratto mutui fino al 2040 per un importo residuo di circa 408 mila euro.
La strada seguita dal Comune cilentano non rappresenta un caso isolato: di recente hanno aderito a questa possibilità offerta dal Mef anche Cicerale, Monte San Giacomo, Sala Consilina e Perito.