Un carro armato sul fondo del mare, parzialmente sepolto dalla sabbia, rimasto in quel punto da 76 anni. Poco distante, un vecchio mezzo da sbarco statunitense carico di munizioni. Sono stati ritrovati in una immersione dai palombari della Marina Militare, che hanno ispezionato le acque antistanti il litorale di Capaccio-Paestum.
Probabilmente i mezzi sono affondati il 9 settembre 1943, quando le truppe Alleate sbarcarono proprio a Paestum per poi marciare verso Napoli; sarebbero rimasti lì da quasi 80 anni, dimenticati, fin quando i palombari non li hanno riscoperti.
I sommozzatori della Marina Militare hanno trovato, all’interno del mezzo da sbarco, diverse casse di munizioni di vario tipo e numerosi rotoli di miccia. In seguito al ritrovamento, ipotizzando che dopo l’affondamento di un mezzo militare potessero esserci altre armi o munizioni sul fondo del mare, è stata effettuata una seconda ispezione in un’area più approfondita durante la quale sono stati trovati altri proiettili, attrezzi di lavoro e dei pezzi di ricambio per armamenti che venivano caricati sui mezzi.
Il carro armato era a circa 400 metri dal relitto, in parte sepolto dalla sabbia. Una porzione della portella di chiusura della torretta era aperta, ma non è stato possibile accedere all’interno. Non è ancora chiaro se all’interno si trovino dei corpi. Le operazioni di rimozione e riposizionamento in zona di sicurezza del materiale sono ancora in corso; le munizioni verranno fatte brillare venerdì mattina, 25 ottobre. L’area in cui sono stati rinvenuti i relitti è a circa 2 chilometri dalla costa, a una profondità tra i 20 e i 25 metri.