Ospedale di Agropoli, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Consolato Caccamo, scrive al al Viceministro Pierpaolo Sileri, per invitarlo ufficialmente al Consiglio Comunale di Agropoli.
Nella missiva si ricostruisce la storia della struttura sanitaria, inaugurata nel 2004 e in crisi già due anni dopo, tanto che con il decredo n.16/2008 a firma del Governatore Bassolino se ne sanciva l’uscita definitiva dalla rete dell’emergenza; nel 2010, al fine di dare attuazione al piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario regionale campano imposto dal Governo per risanare i debiti accumulati dall’amministrazione regionale, il nuovo presidente Stefano Caldoro, nonché commissario ad acta , con decreto n.49 prevedeva la riconversione del presidio ospedaliero di Agropoli in Psaut. Provvedimento messo in atto il 13 luglio 2013 dal manager Antonio Squillante.
“Lungi dall’attuare una misura di razionalizzazione della spesa sanitaria, tale decreto ha colpito paradossalmente una struttura ospedaliera di recente apertura, inaugurata soltanto nel 2004, costata decine di milioni di euro e da tutti apprezzata per la capacità tecnica delle attrezzature; la chiusura dell’ospedale civile di Agropoli, inoltre, determina gravissime ripercussioni sull’assistenza sanitaria in questo territorio – spiega Caccamo – Il suddetto nosocomio contava i maggiori accessi in Pronto Soccorso nell’ambito dell’ex Asl Salerno 3, avendo un’utenza fissa di oltre 60 mila persone e un vastissimo bacino di utenti turistici; tale chiusura, dunque, non solo non ha tenuto conto delle specifiche caratteristiche del territorio, ma contravviene anche alla elementare regola di buon senso secondo cui i servizi, soprattutto quelli essenziali, come l’assistenza sanitaria, vanno assicurati là dove ce n’è più bisogno”.
“Oggi, il comparto sanità in Campania risulta ancora commissariato dal Governo Centrale – prosegue Caccamo – L’ospedale di Agropoli, per puro palliativo, nell’ultimo piano ospedaliero approvato è stato fintamente riaperto in deroga cosa che comunque non soddisfa nessuno dei requisiti dei livelli minimi di assistenza richiesti a livello nazionale”.
Il consigliere comunale, infine, invita il viceministro Sileri a partecipare al consiglio comunale monotematico richiesto proprio dagli esponenti della minoranza.