I carristi del 4° reggimento carri di Persano impiegati nell’ ambito dell’ operazione “Baltic Guardian” in Lettonia hanno concluso l’esercitazione “Silver Arrow”
Il contingente italiano, schierato nell’ambito della Missione in Lettonia, ha partecipato alla esercitazione “Silver Arrow” (Integrated Capstone Excercise) che ha impegnato per undici giorni 3.000 militari di 12 Paesi della NATO (Canada, Albania, Repubblica Ceca, Italia, Montenegro, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Lettonia, Lituania, Estonia) e oltre 250 veicoli da combattimento e logistici.
Il dispositivo dell’esercitazione, iniziata il 23 settembre scorso, è stato schierato in diverse località della Lettonia. La manovra è consistita in un’attività tattica difensiva, che ha visto le unità impegnate svolgere compiti di occupazione delle battle position, frenaggio, blocco e quindi avvicendamento. Successivamente è stato sviluppato il contrattacco sul dispositivo nemico.
Le forze dispiegate sul terreno, di livello Battle Group, hanno espresso diverse componenti operative, quali i nuclei Joint Terminal Attack Controller (J.T.A.C.), unità di fanteria leggera e pesante, di cavalleria carristi, di artiglieria, del genio e team Explosive Ordnance Disposal (EOD).
L’esercitazione è stata svolta a partiti contrapposti, implementando le procedure tecnico-tattiche al culmine di un ciclo addestrativo congiunto di circa tre mesi. Nell’ambito dell’attività addestrativa sono state testate e validate sul campo le capacità operative, di cooperazione e di integrazione con gli altri Paesi dell’Alleanza delle unità appartenenti ai Battle Group dell’enhanced Forward Presence (eFP). Al termine dell’attività è stata condotta una dimostrazione a fuoco dei sistemi d’arma impiegati.
La compagnia di fanteria pesante italiana ha impiegato circa 120 militari dispiegando i veicoli cingolati VCC 80 Dardo, i carri armati C1 Ariete, i Veicoli Tattici Leggeri Multiruolo (VTLM) Lince, nonché mezzi per il supporto logistico quali autocisterne tattiche, mezzi di soccorso e per il recupero dei feriti. Sono stati, inoltre, impiegati il nucleo J.T.A.C. e il team di tiratori scelti.
Il plotone carri inserito nella compagnia di fanteria ha ben operato a bordo dei propri sistemi d’arma C1 Ariete dimostrando di aver implementato le capacità di integrazione e di interoperabilità e, di essere in possesso di un elevato livello di professionalità abbinato alla tenacia e alla resilienza che hanno fatto ben figurare il carrista italiano in un contesto addestrativo multinazionale.
Il 4° reggimento carri è un’unità pesante alle dipendenze della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, equipaggiata con carri armati C1 Ariete ed alterna impieghi operativi all’estero con impieghi nell’ ambito dell’ operazione strade sicure su territorio nazionale.
Il contingente italiano schierato in Lettonia, nell’ambito dell’operazione “Baltic Guardian”, al comando del Ten. Col. Giovanni RUCCO, è stato enucleato dalla Brigata bersaglieri Garibaldi dell’Esercito è costituito su base 1° Reggimento bersaglieri di stanza a Cosenza, integrato da un’unità operativa carri di livello plotone e personale di staff del 4° Reggimento carri di stanza a Persano.
La missione in Lettonia eFP dimostra, da un lato, la solidarietà e coesione tra i Paesi membri della NATO e, dall’altro, la determinazione dell’Alleanza nella sua missione primaria di difesa della integrità territoriale euro-atlantica contro ogni possibile aggressione e minaccia esterna.