Una Chiesa viziata dal sesso omosessuale?
Questo è l’interrogativo che i fedeli si pongono dopo la denuncia del giovane Mangiacapra a cui, nessuna Diocesi ha dato seguito con smentite o, con conferme e nomi dei coinvolti.
Correva l’anno 2018, era di febbraio quando uno scandalo senza precedenti stava per abbattersi sulla Chiesa.
Un dossier di circa 1200 pagine in cui una sessantina di preti di varie Diocesi, si svestirebbero della loro devozione per indossare i panni del peccato.
Incontri omosessuali e non solo, un ambiente che sarebbe dominato dal vizio secondo i dati contenuti nel dossier che, fa nomi e cognomi dei sacerdoti e dei seminaristi coinvolti.
Sessanta preti compromessi che sarebbero stati pizzicati in atteggiamenti poco religiosi.
Presunti incontri omosessuali documentati dal giovane avvocato ‘marchettaro’, Francesco Mangiacapra, video, messaggi, foto e quant’altro che incastrerebbero i seminaristi e i sacerdoti coinvolti.
Un circolo vizioso che se confermato, rischierebbe di mandare in tilt l’intero circuito di una Chiesa sempre meno Chiesa. Se confermato appunto.
Da quel momento, nonostante le dure le reazioni delle Diocesi, prima fra tutte quella di Teggiano-Policastro con ben 7 religiosi sul libro nero, che promisero di far piena luce, sulla vicenda è calato un silenzio tombale.
Un silenzio che sa di beffa nei confronti dei tanti fedeli che vorrebbero conoscere la verità.