Nelle giornate del 23 e 24 settembre, nelle Province di Salerno, Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Udine, Biella, Vicenza, Verona, Torino, Brescia, Asti, Lecco, Mantova, Novara, Varese, Milano, Monza, Como, Imola, Bologna, Bergamo, Genova, La Spezia, Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca, Perugia, Cuneo, Chieti, Firenze, Prato, Roma, Viterbo, Potenza, Cosenza, Reggio Calabria, Trapani Cagliari, Roma, Latina e Rieti, sono state eseguite 340 perquisizioni locali e personali, nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, le cui indagini sono state condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Agropoli e dalla sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri della Procura di Vallo della Lucania.
Dall’attività investigativa è emerso che alcuni Istituti scolastici con sede in Castellabate, si prodigavano per il conseguimento facilitato dei titoli di studio in favore di terzi. Le attività tecniche hanno permesso di ricostruire una struttura piramidale, i cui componenti provvedevano a far ottenere, in maniera completamente illecita, al costo di circa 3.000 euro, i diplomi attraverso la consegna di pergamene e attestati contraffatti, falsificando altresì i verbali di esami immaginariamente sostenuti dalle persone a cui venivano rilasciati: spicca in particolare una sessione straordinaria di esami, cui prendevano parte circa 300 candidati, tutti risultati idonei e diplomati.
Si ipotizza che il giro d’affari dell’intera organizzazione si aggiri intorno al milione di euro. Le indagini volte a chiarire le singole condotte sono ancora in corso. Le attività di controllo hanno interessato non soltanto gli istituti di Castellabate, ma anche altre scuole del comprensorio cilentano. L’indagine, quindi, potrebbe allargarsi.