Legambiente dedica, anche quest’anno, una parte delle iniziative di Puliamo il Mondo all’abbattimento dei pregiudizi e delle tante discriminazioni sociali da cui sarebbe bello, sano e lungimirante ripulire città e territori del nostro Paese.
Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo organizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con la Rai. In Campania la tre giorni di grandi pulizie cvedrà impegnati oltre 15mila volontari che ripuliranno piu’ di 150 aree dai rifiuti. Un impegno a favore del territorio, contro i rifiuti e il degrado, ma anche contro tutte quelle paure che ci impediscono di costruire relazioni di comunità all’insegna di una migliore qualità della vita per tutti e per l’abbattimento delle barriere culturali e sociali.
Lo storico fine settimana della campagna ambientalista sulla corretta gestione dei rifiuti e sulla promozione dell’economia circolare – previsto dal 20 al 22 settembre 2019 – sarà anche un impegno all’insegna dell’ecologia umana, per l’inclusione sociale e la rimozione delle barriere culturali, contro le paure che ci impediscono di costruire relazioni di comunità. Sono state organizzate infatti numerose attività di pulizia con le associazioni che si occupano di migranti, comunità straniere, richiedenti asilo politico, detenuti, disabilità, salute mentale, discriminazione basata sull’orientamento sessuale, insieme a scolaresche, gruppi scout e non solo.
“Con Puliamo il mondo dai pregiudizi vogliamo creare un’occasione di coinvolgimento anche dei migranti e delle comunità straniere che risiedono nei nostri comuni, perché sono cittadini tutti coloro che si curano del proprio territorio, a prescindere dalla loro nazionalità. Le tante iniziative di Puliamo il mondo- commenta Francesca Ferro, direttore di Legambiente Campania- che vogliono ridare decoro agli spazi di vita comune sono un grande atto di civiltà, un messaggio in controtendenza, che unisce chi vuole salvare i mari dalla plastica e le periferie dall’immondizia con chi vuole salvare i territori dall’abbandono, dall’illegalità e degrado e ricostruire nuove relazioni di comunità e di comune appartenenza, anche con chi sta cercando nella nostro paese una speranza di vita e di dignità. In questo senso, l’appuntamento con Puliamo il Mondo dai pregiudizi è fondamentale, perché ricco delle esperienze di tante associazioni diverse con cui condividere progetti concreti e la nostra stessa idea di ecologia umana”.
Tante le iniziative in Campania di Puliamo il Mondo dai pregiudizi 2019: il 21 alle ore 10.30 appuntamento al Fondo Nappo di Scafati (Sa), terreno confiscato al clan Galasso e gestito da CGIL e Libera, che hanno convertito il luogo in orti sociali. Di circa 12 ettari di terreno, restituiti alla cittadinanza nel 2018, è il bene confiscato a vocazione agricola più grande dell’agro nocerino sarnese e di tutta la provincia di Salerno e il progetto di riuso sociale prevede diversi ambiti di azione, in particolare la valorizzazione delle eccellenze produttive locali. Sarà una giornata dedicata alla campagna “Io accolgo” e alla lotta al caporalato. Parteciperanno anche l’associazione per la lotta all’esclusione sociale LESS Onlus e le scuole presenti sul territorio. Il circolo Legambiente Freewheeling di Paestum il 28 settembre farà nell’area dunale Puliamo il mondo nell’ambito del progetto Giglio d’Amare con i richiedenti asilo, l’Istituto comprensivo Capaccio-Paestum e l’Istituto professionale per l’agricoltura Profagri, sezione di Capaccio. Il 22 il circolo Legambiente Terra Nostra di Acerra (Na) organizzerà la pulizia in piazza Russo Spena. L’area limotrofa alla stazione ferroviaria é stata scelta sotto l’impulso di alcune mamme: l’incuria e il degrado l’hanno resa luogo di spaccio precludendo ai bambini l’utilizzo delle giostre. Partecipano altre realtà associative locali e alcuni ragazzi della comunità nigeriana di Acerra, avvicinatisi alle attività del circolo grazie all’esperienza della campagna “Io accolgo”. A Solopaca (Bn), grazie al sostegno dell’Ente Parco Regionale del Taburno Camposauro, e alla collaborazione del Comune parteciperanno insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo per il secondo anno anche alcuni dei 40 ragazzi migranti dello Sprar, accompagnati dalla Cooperativa sociale locale San Rocco, che gestisce il centro.