5 casi di peste suina africana nel Vallo di Diano. Il virus rinvenuto su 5 carcasse di cinghiali

Cinque casi di peste suina africana nel Vallo di Diano. Il virus rinvenuto su 5 carcasse di cinghiali. Leggi l'articolo

Di Federica Pistone

Sono ufficialmente 5 in totale le carcasse di cinghiali rinvenuti dai Carabinieri Forestali a Montesano sulla Marcellana, dai cui accertamenti è stato appurato che avessero contratto la peste suina africana. Si tratta del primo caso in Campania ed è stato registrato nel Vallo di Diano, territorio dove è molto diffuso l’allevamento di suini.

La peste suina: ecco i dettagli

Si tratta, infatti, di una malattia virale, che coinvolge suini, cinghiali e suini selvatici europei ed è causata dal virus della peste suina africana, unico rappresentante della famiglia Asfarviridae e che provoca grandi danni economici.

Nella forma acuta della malattia, dovuta alle sollecitazioni dell’alta virulenza, i suini possono avere febbre alta, non mostrare altri sintomi evidenti nei primi giorni. Poi gradualmente perdono l’appetito e vanno in depressione.

Non è trasmissibile all’uomo ma solo agli animali

Da precisare, per evitare allarmismi, che non è trasmissibile all’uomo, ma purtroppo ad altri animali sì. E la profilassi prevede, in caso di contagio di animali, purtroppo l’abbattimento con notevoli ripercussioni sul tessuto socio economico. Intanto la Direzione Regionale per le politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha convocato le associazioni del settore, caccia e ambiente per un incontro da tenersi il 24 maggio presso il presidio ospedaliero di Sant’Arsenio per le ore 17.00 per discutere dell’emergenza Psa che, si legge nella nota, per ora a quanto sembra è circoscritta nei paesi di Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Padula, Sanza e Sassano.

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