Agropoli è in subbuglio a causa della sospensione del servizio micronido presso la scuola “Mozzillo” e l’oratorio “S. Maria delle Grazie”, gestito dal Piano di Zona S8. La decisione, comunicata dall’ufficio di Piano, ha suscitato forte indignazione nel sindaco Roberto Mutalipassi, che ha annunciato battaglia legale.
Sconcertato e amareggiato
Il primo cittadino ha espresso il suo disappunto per la comunicazione, giunta improvvisamente, dell’impossibilità di redigere il provvedimento di proroga del servizio, che avrebbe dovuto coprire il periodo dal 1° marzo al 31 luglio 2025. Una decisione che contraddice le rassicurazioni ricevute solo due giorni prima durante una riunione di coordinamento a Vallo della Lucania.
Un disservizio inaccettabile
La sospensione del servizio micronido rappresenta un grave disservizio per le famiglie di Agropoli, che si trovano improvvisamente private di un supporto fondamentale per la cura dei propri figli. Il sindaco Mutalipassi ha sottolineato l’inadeguatezza della soluzione proposta dall’ufficio di Piano, che invita i Comuni a provvedere autonomamente all’affidamento del servizio, a poche ore dalla scadenza.
La fine del Piano di Zona?
“Stando così le cose non ha più ragione di esistere la struttura tecnica, la compartecipazione delle spese così come il Piano di Zona stesso, così come pensato e organizzato se poi devono essere i Comuni a provvedere in proprio a garantire i servizi sul territorio”, dice Mutalipassi.
Le reazioni delle famiglie
La notizia della sospensione del micronido ha scatenato la rabbia e la preoccupazione delle famiglie, che chiedono risposte immediate e la riattivazione del servizio. Molte mamme hanno espresso la loro preoccupazione per la difficoltà di conciliare il lavoro con la cura dei figli, in assenza del micronido.
Le accuse
Per l’ex sindaco Adamo Coppola, invece, questa è “Un’altra sconfitta per il sindaco di Agropoli”.
“Decine di operatori si ritrovano all’improvviso senza lavoro, parliamo di numerose famiglie che all’improvviso non sapranno dove portare i loro figli, parliamo di piccoli cittadini che avevamo felicemente avviato il loro percorso educativo e dovranno rimanere a casa! Ancora una ingiustizia che deve subire la nostra comunità: sapete cosa avrebbe detto il nostro sindaco alla notizia? Che ci posso fare io, ora devo pensare a organizzare il carnevale! Caro sindaco passa un buon carnevale e festeggia, le famiglie colpite dalla tua inettitudine non lo potranno fare”, conclude amareggiato Coppola.