La senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti, ha fatto visita, nel pomeriggio di ieri, all’Icatt (Istituto a custodia attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze e/o alcol dipendenze) di Eboli (Salerno). Accolta dalla direttrice dell’Icatt, Concetta Felaco, la parlamentare salernitana ha potuto vedere da vicino la struttura, che accoglie in media circa 50 detenuti che hanno un basso indice di pericolosità sociale e che si trova all’interno del castello medievale di Eboli, garantendo spazi e potenzialità per iniziative trattamentali e socio-rieducative anche di rilievo.
“Una realtà diversa dal carcere, è possibile”
«Strutture penitenziarie come questa di Eboli ci dimostrano che una realtà diversa del carcere è possibile», dice la senatrice Bilotti per sottolineare che «le case circondariali e le carceri, dove certamente sono recluse persone che non hanno le caratteristiche per essere accolte in un Icatt, possono e devono migliorare». «È vero – prosegue Bilotti – che questo è un istituto a custodia attenuata, che chi entra qui deve avere determinati requisiti e deve sottoscrivere un patto con lo Stato perché si impegni in certi tipi di attività, che chi si è macchiato di alcuni reati non può accedere a queste strutture. Ma, è anche vero che l’esistenza di istituti del genere significa che una realtà del carcere diversa è possibile».
Le attività
«Con la direttrice – evidenzia ancora la senatrice Bilotti, che è anche componente della commissione Giustizia e della commissione parlamentare Antimafia – ho avuto modo di fare un excursus di tutte le attività che vengono svolte all’interno di questi istituti e che concretizzano uno dei fini più alti che la Costituzione dà alla pena, cioè la rieducazione. Quella rieducazione che, poi, contribuisce, in maniera corposa e importante, quando viene realizzata, alla sicurezza delle persone e della società».