Un percorso tra natura, storia e scienza ancora più ricco e avvincente attende nel 2025 i visitatori dei Musei Integrati dell’Ambiente. Dopo il consueto fermo biologico e un’importante campagna di scavi archeologici, la Fondazione MIdA, nel week end del 14 febbraio, riapre le porte del complesso museale costituito dalle Grotte di Pertosa-Auletta, il Museo del Suolo e il Museo Speleo-Archeologico. Tante le novità e le iniziative previste per questa nuova stagione.
Le novità
A partire dalle Grotte di Pertosa-Auletta che, alla luce dei risultati delle recenti ricerche archeologiche e di preziosi ritrovamenti, arricchiranno la propria visita con rivelazioni inedite e dell’alto valore storico sul rapporto uomo-grotta nell’arco dei millenni. Mentre, il Museo del Suolo ospiterà una nuova colonia nella casa delle formiche per raccontare e mostrare un esempio reale di bioma e come questo svolga attività vitali per il funzionamento degli ecosistemi terrestri. Infine, in primavera, toccherà al Museo Speleo-Archeologico accogliere i turisti in una veste rinnovata. Da quest’anno, inoltre, tutti i giovedì l’intero complesso museale sarà visitabile gratuitamente dai residenti nei Comuni del Vallo di Diano, della Valle del Tanagro e degli Alburni, previa prenotazione e verifica dell’elenco sul sito della Fondazione Mida.
Negli ultimi anni abbiamo registrato una crescita costante del flusso turistico, con quote stabili vicino alle 70.000 presenze – spiega Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione MIdA – per mantenere questo trend è necessario proseguire nello sviluppo del potenziale dei tre siti, rinnovare e arricchire costantemente la nostra offerta. Azioni concrete, come le nuove indagini archeologiche, sono fondamentali in quest’ottica. Ma non solo, crediamo che sia importante anche un coinvolgimento e una consapevolezza maggiore delle comunità locali. Con gli ingressi gratuiti del giovedì vogliamo ribadire che la Grotta e i 2 musei sono un bene comune e un orgoglio del territorio, di cui i cittadini possono godere appieno e diventarne custodi e, nel contempo, farsi portavoce delle loro bellezze e valenze storiche, ambientali e culturali”.