Il Centro Trapianti dell’Ospedale di Salerno si trova in una situazione critica a causa della carenza di personale medico qualificato. Attualmente, nel reparto operano solo due specialisti esperti, di cui uno prossimo alla pensione, mentre altri due professionisti non possiedono la formazione necessaria per gestire procedure altamente specializzate. A complicare ulteriormente il quadro, nel mese di aprile un altro medico esperto lascerà la struttura, aggravando la carenza di personale e mettendo in serio pericolo la continuità dell’assistenza ai pazienti in attesa di trapianto.
L’allarme di Mario Polichetti: “Situazione inaccettabile”
A lanciare l’allarme è Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità per l’Udc, che denuncia il progressivo declassamento del reparto. “Questa situazione è inaccettabile. Il Centro Trapianti di Salerno ha rappresentato per anni un’eccellenza nella sanità campana, con 518 trapianti eseguiti dal 2006 ad oggi e risultati di altissimo livello riconosciuti dal Sistema Informativo Trapianti. Anziché investire nel potenziamento della struttura, si sta procedendo con un ridimensionamento che rischia di comprometterne il futuro e la qualità delle cure per i pazienti”, afferma Polichetti.
Declassamento e fuga di professionisti: il futuro del reparto a rischio
Con il pensionamento imminente del primario Paride De Rosa e l’adozione del nuovo atto aziendale, l’Unità Operativa Complessa verrà trasformata in Unita Semplice, una scelta che secondo Polichetti porterà alla fuga di specialisti altamente qualificati. “Questo rappresenta un grave errore strategico, con conseguenze devastanti per i cittadini campani in attesa di un trapianto di rene”, sottolinea il responsabile Udc.
Attualmente, in Campania sono 492 i pazienti in attesa di un trapianto renale, di cui 320 fanno riferimento proprio al Centro Trapianti di Salerno. A questi si aggiungono almeno altri 250 pazienti in attesa di essere inseriti nella lista ufficiale. “La fiducia dimostrata negli anni dai nefrologi pubblici e privati nei confronti di questa struttura è stata ampiamente meritata. Tuttavia, se il Centro Trapianti di Salerno non sarà più in grado di garantire un servizio adeguato, i pazienti dovranno rivolgersi altrove: chi potrà permetterselo sceglierà centri fuori regione, mentre gli altri saranno costretti a ricorrere al centro di Napoli, che evidentemente non era la loro prima scelta”, spiega Polichetti.
La richiesta alle istituzioni: “Serve un potenziamento, non un ridimensionamento”
Secondo Polichetti, la soluzione non può essere il depotenziamento del centro, ma il suo rafforzamento attraverso l’assunzione di nuovi specialisti e l’attivazione di programmi innovativi, come il trapianto da donatore vivente e i trapianti combinati. “Chiediamo con forza alla Regione e alle istituzioni competenti di rivedere questa decisione e di investire sul futuro del Centro Trapianti di Salerno. Non possiamo permettere che un’eccellenza della sanità campana venga smantellata con scelte miopi e irresponsabili”, conclude Polichetti.