Caso Alfieri, settimana decisiva: convocato anche il consiglio provinciale

Nei prossimi sette giorni si conoscerà l'immediato futuro dell'amministratore cilentano. Ieri fiamme gialle di nuovo al municipio di Battipaglia

Di Ernesto Rocco
Caso Alfieri, settimana decisiva: convocato anche il consiglio provinciale

Primo Consiglio Provinciale senza Franco Alfieri, attualmente in carcere perché finito al centro di un inchiesta per presunti appalti pilotati.

La convocazione del Consiglio Provinciale

La convocazione è per il prossimo 25 ottobre alle ore 16 a Palazzo Sant’Agostino. Attesa per le comunicazioni del vicepresidente Giovanni Guzzo che apriranno la seduta. Poi l’approvazione del Bilancio Consolidato 2023 ed una serie di debiti fuori bilancio.

Le indagini

Intanto le indagini vanno avanti. Ieri la Guardia di Finanza sarebbe stata nuovamente avvistata dinanzi al municipio di Battipaglia, da dove questo inverno partì l’attività che portò poi a muovere l’accusa di corruzione all’indirizzo di Alfieri per un subappalto alla ditta di famiglia. Da comprendere se l’attività di ieri sia legata all’inchiesta principale.

Il presidente della provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum resterà nel carcere di Fuorni almeno fino al 28 ottobre quando verrà discusso il ricorso al Riesame contro la misura cautelare. Una data già fissata nei giorni scorsi che dunque non sembra legata ad una precisa richiesta di rinvio dei legali per poter meglio analizzare le oltre ventimila pagine dell’inchiesta.

Prima di lui (24 ottobre) comparirà davanti al giudice Andrea Campanile, ormai ex capostaff, difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore.

La situazione politica

Se dopo l’udienza del Riesame non dovessero esserci sviluppi positivi per Alfieri, e se il politico cilentano non dovesse dimettersi, il Pd potrebbe scegliere di voltare pagina e eleggere un nuovo presidente. Il nome più quotato è quello di Francesco Morra, sindaco di Pellezzano.

A Capaccio Paestum, invece, iniziano i primi malumori tra i consiglieri di maggioranza. Sarebbero almeno in 7 a voler fare un passo indietro e sfiduciare Alfieri.

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