Il sindaco di San Mauro la Bruca, Nazario Ricco, ha emesso un’ordinanza relativa all’obbligo di corretta conduzione e custodia degli animali e all’obbligo della rimozione delle deiezioni canine sul territorio comunale a tutela dell’igiene pubblica.
Le regole per i proprietari dei cani
I proprietari dei cani dovranno provvedere costantemente alla custodia degli animali, all’interno ma soprattutto all’esterno della propria proprietà privata. Nell’accompagnare gli stessi su strade e luoghi pubblici o aperti al pubblico, nei giardini e parchi pubblici, nelle aree attrezzate adibite al gioco dei bimbi delimitate e non individuate con appositi cartelli e nelle zone destinate al verde pubblico: si dovrà provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni prodotte dagli animali;
munirsi di idoneo sistema di raccolta (paletta od altro oggetto) e di sacchetti monouso, adatti alla raccolta delle deiezioni solide degli animali e di una bottiglietta od altro contenitore di acqua da utilizzare per la pulizia delle deiezioni liquide degli animali; ed esibire su richiesta della Pubblica Autorità i predetti beni di raccolta e pulizia. I detentori degli animali dovranno depositare le deiezioni raccolte presso gli appositi contenitori. Previste sanzioni fino a € 500,00 per i trasgressori dell’ordinanza.
La scelta dell’Ente
Il provvedimento è dovuto alla costante presenza di animali domestici non custoditi dal proprietario in diverse zone della città sul sedime delle vie, dei cortili e delle piazze e all’abbandono da parte dei proprietari o dei possessori, delle deiezioni degli animali.
«La presenza incustodita degli animali e l’abbandono delle deiezioni determina una condizione di estremo disagio della popolazione che si associa al pericolo di infezioni sanitarie – spiegano da palazzo di città – i luoghi ed i beni pubblici sono una comune proprietà che deve essere rispettata e tutelata da tutti; il rispetto del decoro urbano attesta la civiltà di una comunità e deve essere un dovere di tutti dimostrarlo ed affermarlo quotidianamente, specie nei confronti di chi non se ne cura».