Dopo circa 10 giorni di incendi che hanno devastato i Monti della Maddalena, a Sala Consilina, in località San Raffaele, sebbene attualmente non ci siano fiamme visibili, l’allerta per la sicurezza rimane alta. La grave siccità dei terreni ha creato una condizione altamente problematica: sotto una spessa coltre di cenere, si nascondono tizzoni ardenti che continuano a mettere a rischio l’area.
Gli operai del sevizio antincendio boschivo della Comunità Montana Vallo di Diano, impegnati nella creazione di solchi tagliafuoco, hanno scoperto durante i loro interventi tizzoni ardenti di radici che si trovano sottoterra, mantenendo così viva una potenziale minaccia per la vegetazione circostante.
La frustrazione è palpabile tra gli operatori sul campo, che si trovano ad affrontare una battaglia contro il tempo e le condizioni avverse: caldo, vento e siccità. Con la speranza di un cambiamento meteo che porti finalmente la pioggia. A oggi, si stima che l’area colpita dalle fiamme raggiunga i 300 ettari, se non 400. Tuttavia, il calcolo definitivo dei danni alla vegetazione sarà effettuato solo quando il rogo sarà completamente estinto, una condizione ancora irraggiungibile nel contesto attuale.
Nel frattempo, proseguono i lanci d’acqua da elicotteri ed aeroplani, ma spesso queste operazioni si rivelano inefficaci. La spessa lettiera di cenere, che può raggiungere i 10-15 centimetri di spessore, ostacola la buona riuscita dei tentativi di spegnimento: infatti, gran parte dell’acqua “muore” sopra di essa, senza riuscire a penetrare e raggiungere i carboni ardenti al di sotto.
La situazione, dunque, resta critica e non può essere sottovalutata. I cittadini e le autorità locali rimangono in attesa di notizie incoraggianti da un cielo che, sebbene sereno, dovrebbe, speriamo presto, portare la tanto desiderata pioggia.