Tornano in diretta Botti e Moscatiello, per l’ultima volta prima delle vacanze di agosto. È un ritorno che non delude gli amanti del dibattito politico duro, quello fatto di parole al vetriolo e frecciatine. Incalzante l’esordio di Moscatiello che cita la Dunkerque degli anni Quaranta richiamando l’ora più buia: “Nonostante il clima di festa, questa è l’ora più buia per la nostra città”. L’ordine nel giorno, o se si vuole il programma della serata, verte sugli ultimi due consigli comunali, in particolare sulla questione del bilancio.
I numeri “oggettivi”
In uno dei passaggi centrali Botti chiarisce che i parametri relativi economici del bilancio di Vallo della Lucania sono di fatto da dissesto, sarebbero cinque su otto i valori negativi, inoltre anche i tre che vengono sciorinati dall’amministrazione sarebbero in realtà “conciati ad hoc” per gettar fumo negli occhi dei cittadini. Tutto ciò è stato assolutamente smentito dalla maggioranza. Il cittadino non economista a questo punto è assolutamente disorientato, visto che pare che a Vallo della Lucania i conti abbiano perso la loro oggettività entrando nel braccio di ferro della retorica.
Un altro dato cogente esposto da Botti riguarda i fondi utilizzati per risolvere la difficile situazione economica in cui versa l’ente: “Vengono usati dei fonti del PNRR in un modo che non mi pare particolarmente proprio”. Il dissesto e i sacrifici dei cittadini Botti continua a incalzare sulla questione del dissesto: “La maggioranza ha più volte dichiarato che di fatto siamo in dissesto, anche in TV e in diverse occasioni pubbliche, non possiamo chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini solo perché non riusciamo a incassare la totalità dei tributi”.
“La soluzione può essere quella di tornare alle schede”, continua sulla questione de rifiuti, “è questa la soluzione per aumentare la percentuale di differenziato, un’altra questione è la mancanza dell’isola ecologica a Massa”. Si chiude con un siparietto con la Moscatiello che rifila simpaticamente al suo capogruppo una tirata d’orecchie: “Sei stato lungo come sempre!”. Poi c’è solo il tempo per gli auguri della festività di San Pantaleone, chissà se processioni, zucchero filato e fuochi d’artificio basteranno per far seppellire l’ascia di guerra ai consiglieri vallesi.