Castelnuovo Cilento: ritorna prepotente la questione riguardante l’approvazione del PUC

A Castelnuovo Cilento, si torna a parlare dell'approvazione del PUC. Durante l'ultimo consiglio comunale l’argomento, secondo punto all’ordine del giorno, ha suscitato non poche polemiche. Per l’amministrazione D’Aiuto, che già durante la campagna elettorale sollevò non pochi dubbi sull’approvazione del PUC

Di Chiara Esposito

A Castelnuovo Cilento, si torna a parlare dell’approvazione del PUC. Durante l’ultimo consiglio comunale l’argomento, secondo punto all’ordine del giorno, ha suscitato non poche polemiche. Per l’amministrazione D’Aiuto, che già durante la campagna elettorale sollevò non pochi dubbi sull’approvazione del PUC approvato dall’allora Sindaco Eros Lamaida, si è reso necessario il ritiro in autotutela. Il gruppo Visione Comune, difatti, parlava di una delibera approvata “in fretta e furia” affermando fermamente: L’amministrazione Lamaida ha scritto una delle pagine più brutte della storia di Castelnuovo Cilento. Si aggiunge infatti alla sua gestione fallimentare un ultimo atto che definire vergognoso è poco. Di rapina è stato infatti approvato il PUC (il piano regolatore) in data 10.05.2024 con una convocazione urgente del Consiglio Comunale. Addirittura si è potuto assistere al fatto che ci siano interessi diretti del Sindaco e di un Consigliere Comunale, nella approvazione di questo fondamentale strumento pianificatorio, tanto che si sono dovuti assentare al momento della deliberazione”.

La minoranza si oppone

Ad opporsi a questa decisione, i consiglieri di minoranza che hanno fermamente contestato la decisione, accusando il Sindaco e il gruppo di maggioranza di un comportamento autoritario e ingiustificato. Per quest’ultimi le motivazioni fornite per il ritiro della delibera sono da considerare insussistenti. “L’art. 38, stabilisce che l’organo consiliare può approvare solo gli atti essenziali ed indifferibili, imposti dalla necessaria continuità dell’azione amministrativa, e cioè gli atti per i quali è previsto un termine perentorio e decadenziale, come in questo caso”. Sul loro profilo Facebook hanno dichiarato: “E’ stato annullato con un colpo di spugna il lavoro di anni, che ha richiesto notevoli energie e impegno economico, che non potrà più essere sostituito ed approvato. Tutto ciò NON CONTESTANDO lo strumento Urbanistico nel merito, ma arrampicandosi sugli specchi di un’ipotetica illegittimità”.

Le dichiarazioni del sindaco

Il Sindaco D’Aiuto, d’altro canto, risponde: “Il nostro impegno è quello di lavorare su un nuovo PUC che sia equo e vantaggioso per tutta la cittadinanza, non solo per pochi. Vogliamo garantire uno sviluppo urbanistico trasparente e partecipativo, che risponda alle reali esigenze della nostra comunità”.

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