In questo contesto, la coltivazione di canapa per la produzione di CBD sta diventando un’importante fonte di reddito per gli agricoltori locali, influenzando positivamente l’economia della zona, ma anche suscitando dibattiti sulle implicazioni legali e sociali.
Impatto economico
Il Cilento, noto per il suo paesaggio mozzafiato e il suo patrimonio culturale, ha visto una significativa trasformazione nelle sue attività economiche con l’introduzione della coltivazione della canapa legale. Secondo Giuseppe L., un agricoltore locale che ha convertito parte del suo terreno tradizionalmente dedicato agli ulivi e al vino per la coltivazione della canapa, “la legalizzazione del CBD ha offerto una nuova vita all’agricoltura cilentana. Con le giuste tecniche di coltivazione, è possibile ottenere un reddito sostanziale rispetto alle colture tradizionali“.
Le aziende che si occupano di estrazione e produzione di prodotti a base di CBD, come oli, creme e integratori, stanno contribuendo a creare nuovi posti di lavoro e a stimolare l’economia locale. Queste aziende richiedono diversi profili professionali, dalla botanica alla chimica, dal marketing alla vendita, dando così prospettive di crescita in un’area che ha storicamente sofferto di un’elevata emigrazione giovanile. Un rapporto del 2021 dalla Hemp Business Journal suggerisce che l’industria della canapa potrebbe creare fino a 15-20 nuovi posti di lavoro per ogni ettaro di canapa coltivato.
Cannabis legale CBD
Tra le varie produzioni locali in ambito CBD abbiamo le infiorescenze di cannabis e l’hashish. La cannabis e l’hashish derivano dalla stessa pianta, Cannabis sativa, ma differiscono per modalità di produzione e concentrazione di cannabinoidi. La cannabis si ottiene essiccando fiori e foglie della pianta, usati poi direttamente o per estrarre oli. L’hashish invece è un concentrato ricavato separando i tricomi, le ghiandole resinose della pianta, tramite tamizzatura a secco o estrazione in acqua fredda, per poi pressarli in panetti. Un esempio noto di hashish è il Gorilla Glue Hash, famoso per la sua alta concentrazione di THC e l’effetto intenso e duraturo.
Impatto legale
La legalizzazione del CBD ha anche modificato il panorama legale. “Il quadro normativo italiano per la coltivazione e la vendita di prodotti a base di canapa è complesso e spesso soggetto a interpretazioni diverse,” spiega Anna T., un’avvocato che assiste le aziende di CBD nel Cilento. “Tuttavia, la legalizzazione ha fornito una struttura regolamentare che, sebbene ancora in evoluzione, offre una maggiore sicurezza giuridica agli imprenditori.”
Nonostante la normativa chiara, permangono sfide significative. La distinzione tra canapa industriale, legale, e varietà di cannabis con livelli più alti di THC, illegali, può talvolta generare confusione tra le forze dell’ordine e gli agricoltori, richiedendo quindi una continua formazione e aggiornamento.
Impatto sociale
Dal punto di vista sociale, la legalizzazione del CBD ha influenzato la percezione della canapa nella comunità. Inizialmente vista con sospetto a causa dell’associazione con la marijuana psicoattiva, la canapa è gradualmente diventata accettata come una coltura agricola legittima e utile. “La comunità ha iniziato a vedere i benefici reali che questa pianta può portare. Non solo in termini di prodotti di CBD ma anche per il suo impatto ambientale, come la fitoremediazione,” commenta Lucia G., attivista per la sostenibilità e residente nel Cilento.
L’impatto della legalizzazione del CBD sulle comunità locali in Italia e, in particolare, in Cilento è tangibile e multiforme. Economicamente, sta creando nuove opportunità di lavoro e rivitalizzando il settore agricolo. Legalmente, ha richiesto un adeguamento e un aggiornamento costante delle normative locali. Socialmente, ha migliorato la percezione della canapa, promuovendo una maggiore accettazione e comprensione dei suoi benefici.
Tuttavia, le sfide persistono, soprattutto in termini di regolamentazione e accettazione culturale. La strada verso una piena integrazione del CBD nella vita quotidiana delle comunità cilentane sarà ancora lunga e richiederà impegno continuo da parte di agricoltori e altri addetti ai lavori.