Videosorveglianza: comuni del Cilento insieme per garantire più sicurezza sul territorio

I due Comuni si sono uniti per l'attuazione di un progetto integrato di videosrveglianza per prevenire e contrastare fenomeni illegali

Di Antonio Pagano

I Comuni di di Monteforte Cilento e Stio si sono uniti per la definizione e l’attuazione di un progetto integrato di videosorveglianza, da finanziarsi con le risorse del Ministero dell’Interno. Gli Enti procederanno pertanto alla sottoscrizione di un nuovo patto per la sicurezza con la Prefettura di Salerno. 

Ok al progetto

L’obiettivo è quello di rendere maggiormente efficiente ed efficace l’azione di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nei territori comunali. Per questo nel quadro della collaborazione tra le Forze di Polizia e la Polizia Locale, gli Enti intendono, tra l’altro, avvalersi delle specifiche risorse previste ai fini della realizzazione di sistemi di videosorveglianza, sulla base delle linee guida per l’attuazione della sicurezza urbana, adottate su proposta del Ministro dell’interno con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, in data 26 luglio 2018.

Monteforte Cilento ha elaborato un progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di videosorveglianza da realizzarsi nei territori di Monteforte e Stio, il cui quadro economico riporta un importo totale dell’intervento pari a € 239.520,92, di cui € 10.000,00 da cofinanziarsi in parti uguali a carico degli Enti richiedenti.

I vantaggi della videosorveglianza 

Il sistema di videosorveglianza servirà per prevenire fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di videocamere è in grado di esercitare;  lo stesso sorveglierà, costantemente e in presa diretta, determinate zone del territorio comunale che possono presentare elementi di criticità, anche in concomitanza con lo svolgimento di eventi che possono interessare l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica. 

Con le telecamere si punta inoltre a favorire la repressione di quegli eventi criminosi che avvengono nelle zone soggette a videocontrollo, grazie alle informazioni che è possibile estrapolare dal sistema, anche in tempo reale; le stesse possono costituire un archivio dei dati registrati, nel rispetto delle norme sulla privacy, che per il periodo di tempo di conservazione stabilito dalla normativa in materia, possa costituire patrimonio informativo per finalità di polizia giudiziaria, potendo le informazioni conservate essere utilizzate, se pertinenti, in procedimenti giudiziari instaurati nei confronti di chi ha violato la legge penale o altre normative. 

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