“Stiamo programmando interventi sulla videosorveglianza, abbiamo presentato un progetto per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza Omignano – Salento per un importo pari a 250 mila euro”, ha detto il primo cittadino di Omignano Raffaele Mondelli; l’obiettivo è garantire così più sicurezza sul territorio comunale.
Il progetto
L’Ente ha approvato il progetto esecutivo relativo alla “realizzazione del sistema di videosorveglianza per la sicurezza urbana”. Il sindaco procederà pertanto alla richiesta di ammissione al finanziamento, insieme al Comune di Salento, stanziato con il decreto del 20 ottobre 2023 del Ministero dell’Interno. Prevista una quota di cofinanziamento a carico dell’Ente di € 2.500,00.
La Prefettura di Salerno aveva comunicato, con una nota del 31 gennaio, la possibilità per i comuni che, nell’ambito dei patti per l’attuazione della sicurezza urbana, abbiano individuato l’installazione di sistemi di videosorveglianza – in determinate zone del territorio comunale o infracomunale- come prioritario obiettivo per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, di accedere all’erogazione del contributo di cui al Decreto Legge 20.02.2017 n. 14 “disposizione urgenti in materia di sicurezza delle città”.
Le finalità
Il sistema di videosorveglianza servirà per prevenire fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di videocamere è in grado di esercitare; lo stesso sorveglierà, costantemente e in presa diretta, determinate zone del territorio comunale che possono presentare elementi di criticità, anche in concomitanza con lo svolgimento di eventi che possono interessare l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica.
Con le telecamere si punta inoltre a favorire la repressione di quegli eventi criminosi che avvengono nelle zone soggette a videocontrollo, grazie alle informazioni che è possibile estrapolare dal sistema, anche in tempo reale; le stesse possono costituire un archivio dei dati registrati, nel rispetto delle norme sulla privacy, che per il periodo di tempo di conservazione stabilito dalla normativa in materia, possa costituire patrimonio informativo per finalità di polizia giudiziaria, potendo le informazioni conservate essere utilizzate, se pertinenti, in procedimenti giudiziari instaurati nei confronti di chi ha violato la legge penale o altre normative.