Olevano sul Tusciano: Rimozione container post sisma dopo 43 anni

«Riqualifichiamo un’area abbandonata che rappresenta un brutto segnale di degrado urbano, nonché un serio pericolo sotto il profilo igienico e sanitario»

Di Silvana Scocozza

Sono partiti nei giorni scorsi i lavori per la rimozione dei container post sisma dell’80 e il conseguente ripristino dello stato dei luoghi di un’area pubblica importante di via Frosano, della frazione Monticelli.

Il campo di Olevano sul Tusciano

Scelta all’indomani del sisma del 1980 per accogliere e organizzare un campo provvisorio destinato alle famiglie rimaste senza abitazione in seguito al violento sisma che causò 2.734 vittime e 8.848 feriti in Campania e Basilicata, l’area finalmente sarà bonificata e restituita nella sua fruizione alla collettività.

Le parole del sindaco

«Riqualifichiamo un’area abbandonata che rappresenta un brutto segnale di degrado urbano, nonché un serio pericolo sotto il profilo igienico e sanitario, grazie a un impegno economico del nostro Bilancio per circa 25mila euro – dichiara il sindaco Michele Ciliberti – Per anni l’area destinata ai contaner dove sono presenti vecchi modelli costruiti in amianto, è stata lasciata incustodita e alla mercé di vandali. Ridiamo dignità a un’intera zona e ristabiliamo il decoro all’ingresso del paese».

Il terremoto del 1980

Ad Olevano ci fu una sola vittima: Carmela Capone, abitante nella borgata Valla della frazione Salitto.

In seguito all’evento sismico fu allestito il campo di via Frosano, poi abbandonato con il passare del tempo e diventato un potenziale rischio igienico e sanitario per la collettività, soprattutto per la presenza di amianto.

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