Il Comune di Agropoli perde al Consiglio di Stato la battaglia contro la Regione Campania in merito al decreto di rideterminazione del contributo per la tensostruttura Pala Di Concilio.
La vicenda
Nel 2021 la Regione Campania aveva disposto una riduzione di 205.601 euro del contributo pluriennale concesso al Comune per i lavori di trasformazione e completamento della tensostruttura, motivandola con le economie di spesa derivate dal ribasso d’asta ottenuto in fase di appalto.
Il Comune aveva impugnato il decreto dinanzi al Tar Campania, ottenendo ragione. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza di primo grado, accogliendo l’appello della Regione.
Le motivazioni
Secondo i giudici di Palazzo Spada, il Comune non aveva mai richiesto l’autorizzazione all’utilizzo delle economie di spesa, né aveva preventivamente comunicato alla Regione il progetto di utilizzo delle stesse.
Inoltre, il Comune aveva erroneamente comunicato alla Regione che non si erano verificate economie di spesa.
Infine, il Consiglio di Stato ha rilevato che le risorse derivanti dalle economie di spesa erano state utilizzate per varianti al progetto originario, che si configuravano come interventi distinti e ulteriori rispetto a quelli finanziati dalla Regione.
La storia del Pala Di Concilio
L’opera in questione è stata finanziata con decreto regionale del 9 giugno 2009. Al Comune di Agropoli era stato riconosciuto un contributo per venti anni, nella misura costante del 5% annuo, con un’annualità di 49.000 euro.