Un guasto improvviso alla condotta idrica a San Berardino. I tecnici, stando alle accuse, sarebbero intervenuti con un ritardo che alimenta polemiche e accuse. Il Comune, inoltre, ha divulgato la notizia il giorno dopo.
I fatti
Ieri pomeriggio verso le 17.30 in via San Berardino dalla pavimentazione del marciapiede fuoriesce prima lentamente e poi in maniera copiosa, acqua potabile.
Immediatamente vengono allertati i caschi bianchi. Segue segnalazione agli organi competenti. Un operaio transenna la falla. Si attendono i lavori. E intanto l’acqua ormai senza freni continua a sgorgare copiosa per ore. Fino a questa mattina, per tutta la notte. Davanti agli occhi indignati dei residenti, della gente, dei commercianti, degli ebolitani che hanno assistito impotenti allo spreco ingiustificato di una risorsa “che è vita”, urlava qualcuno davanti alla falla.
Solo questa mattina i tecnici dell’Asis hanno cantierizzato l’area. E un avviso di poche righe è stato diffuso, con un ritardo biblico dal Comune.
Sulla questione sono intervenuti diversi residenti e professionisti ebolitani, tra cui Cosimo Cicia già vicesindaco di Eboli e anche l’ex sindaco Gerardo Rosaria, entrambi residenti in via San Berardino.
Le polemiche
«Centinaia di migliaia di litri d’acqua che si sono riversati sulla strada. Alla faccia del non sprecare l’acqua. Stamattina è arrivata la squadra per effettuare i lavori e inevitabilmente per potere riparare una perdita di quella portata è stata tolta l’acqua in tutta l’area. Abitazioni e pubblici esercizi a secco. Non ci resta che sperare che a nessun assessore, sempre pronto ad emettere comunicati per rendere straordinari interventi di assoluta ordinarietà come il taglio dell’erba, venga in mente di pubblicare un comunicato per annunciare “urbi et orbi” che è stata riparata la perdita d’acqua in via San Berardino ringraziando a destra e a manca». Così l’ex amministratore.
Rosania dice: «In altri tempi si sarebbero sprecate le interrogazioni consiliari e le richieste di dimissioni dell’assessore alla manutenzione, oggi tutto tace! Ma per lo meno risparmiateci la autoesaltazione dell’intervento. Va bene il danno! Ormai è fatto. Centinaia di migliaia di litri d’acqua sprecati! Ma la beffa proprio no!».