Abusi edilizi in area Parco: sequestri e denunce

Intensificati i controlli sul territorio, contestate opere abusive a Montecorice e Castellabate

Di Ernesto Rocco

Nei giorni scorsi militari del Nucleo Carabinieri Parco di Castellabate, a margine di una attività d’indagine volta, anche con l’ausilio dell’Ufficio Antiabusivismo, alla prevenzione ed alla repressione delle violazioni della normativa edilizia, paesaggistica ed ambientale, hanno eseguito in Castellabate, in area di particolare valenza ambientale ricadente nella perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni ed in zona agricola, il sequestro preventivo d’iniziativa di un manufatto a forma rettangolare da adibire a civile abitazione, ottenuto dalla chiusura di una tettoia in legno anch’essa priva di titoli edilizi legittimi.

L’opera e la denuncia

La struttura aveva dimensioni di circa 8,20 m x 4,30 mt., realizzata in blocchi di calcestruzzo, con suddivisioni interne e sistema di copertura a pannelli coibentati, poggiante su una platea di cemento deferendo alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania un soggetto individuato come committente ed esecutore delle opere abusive.

Le altre attività

Nelle scorse settimane, inoltre, i militari del Nucleo Carabinieri Parco di Castellabate e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, su disposizione della Procura della Repubblica, hanno eseguito in Montecorice un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania di 3 immobili costituiti da 2 fabbricati ad uso residenziali ed un terreno all’interno del quale era stata realizzata una platea in calcestruzzo armato con sopra posta una casa smontabile in pvc ed annesso porticato in ferro, ubicati nella perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni nonché in zona agricola del suddetto comune.

Le attività investigative, eseguite anche con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico Comunale, hanno permesso di accertare che tali opere realizzate, anche recentemente, da 4 soggetti riconducibili allo stesso nucleo familiare, erano stato realizzate in violazione alla normativa edilizia, paesaggistica ed ambientale nonché alla normativa antisismica, causando un’alterazione rilevante e permanente dello stato dei luoghi finalizzata ad una lottizzazione abusiva di terreni con destinazione agricola.

I reati contestati

Sulla base di tali elementi sono state contestate ai proprietari degli immobili ipotesi di reato riconducibili ad abusi edilizi e paesaggistici in area di particolare pregio ambientale quale il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

Nel corso delle indagini inoltre, è stata accertata nella richiesta di sanatoria di uno degli immobili abusivi, la falsità ideologica commessa dal tecnico di parte che asseverava nella relazione e negli elaborati tecnici, lo stato di fatto non rispondente alla realtà. Tali controlli, che continueranno nei prossimi mesi, si inseriscono nella più ampia attività di prevenzione e repressione dei reati in danno delle risorse ambientali e paesaggistiche protette, svolta sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania ed il coordinamento del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

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