«Chi ha paura di pronunciare la parola pace?». Da oltre due mesi il Coordinamento EboliPace ha consegnato una proposta di deliberazione per chiedere il cessate il fuoco, da trasmettere al Presidente della Repubblica e alla Presidente del Consiglio dei Ministri. Da oltre un mese, inoltre, il Coordinamento EboliPace ha partecipato ad una riunione di commissione consiliare alla quale è stato invitato: «sindaco e consiglieri hanno espresso il proprio consenso su una versione deliberativa ridotta all’essenziale, nella quale senza alcuna ricostruzione delle motivazioni del conflitto in atto in Medioriente, si auspicava il silenzio delle armi», dice Anna Grimaldi del coordinamento per La Pace.
Ancora nessuna data per la protesta
«Ma niente! Neanche quella versione oltremodo “slavata” ha trovato il modo di approdare nei Consigli Comunali che nel frattempo si sono svolti, né in quelli convocati in forma ordinaria né in quelli convocati in forma straordinaria. Non sono riusciti ad approvare non diciamo una Delibera, ma nemmeno una Mozione».
«Da oltre un mese, ancora, il Coordinamento EboliPace ha fatto realizzare a proprie spese e consegnato al Comune -nelle mani dell’Assessora alla Cultura (Lucilla Polito nda), come concordato, uno striscione riportante la scritta “Cessate il fuoco !” da esporre sulla facciata del Palazzo di Città. È ancora fermo in qualche cassetto!».
Delusione e dispiacere
Delusione e dispiacere sono i sentimenti comuni che animano i volontari del gruppo EboliPace che davanti all’indifferenza delle istituzioni hanno deciso ancora una volta di metterci la faccia e divulgare fotografie personali accompagnate da un cartello con l’appello “Cessate il fuoco”.