Aumento tariffe mensa di Fisciano, studenti inviano richiesta di ripristino all’Ateneo

I rappresentanti degli studenti hanno depositato una richiesta all’Ateneo, in cui si richiedono azioni affinché i prezzi possano essere riportati a quelli precedenti

Di Antonio Pagano

In seguito alle determinazioni assunte dall’Adisurc, l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania, riguardanti l’aumento delle tariffe per la fruizione del servizio mensa e ristorazione,  lo scorso 12 gennaio i rappresentanti degli studenti hanno depositato una richiesta all’Ateneo, in cui si richiedono azioni affinché i prezzi possano essere riportati a quelli precedenti, considerando di calmierare il costo massimo del singolo pasto a € 3.00 come da precedente tariffario.

La richiesta

Dopo varie interlocuzioni avute con l’Ateneo affinché la questione fosse affrontata, il lavoro dei rappresentanti si è formalizzato con questa richiesta, che segue tutti gli altri interventi volti ad evitare l’aumento di tali prezzi, come quelli in Adisurc, quando i prezzi inizialmente previsti erano più alti di quelli adottati ora. L’Adisurc ha attuato questa modifica per motivi di sostenibilità economica.

“Considerate le decisioni assunte dalla Regione e dall’ente regionale per il Diritto allo Studio, i nostri rappresentanti hanno ritenuto opportuno informare l’Ateneo degli aumenti e delle sue ricadute sulle tasche degli studenti, chiedendo di intervenire con soluzioni alternative”, commentano i rappresentanti studenteschi.

L’aumento delle tariffe

L’aumento riguarda gli studenti non che non sono soggetti ad esenzione, in particolare nella prima categoria( studenti idonei non assegnatari, studenti stranieri apolidi, rifugiati politici o provenienti da Paesi in via di sviluppo o in stato di belligeranza)  si passa da 2 a 2,50 euro per un pasto tradizionale, da 1,50 a 2 euro per quello alternativo.

Nella seconda categoria (studenti non idonei al concorso per le borse di studio, studenti sospesi nelle graduatorie e studenti Ersamus)  il pasto tradizionale aumenta da 3 a 3,50 euro, quello alternativo da 2,50 a 3 euro. Contestualmente nella terza categoria (studenti in possesso di un Isee da con valore superiore a 27.000 € e/o Ispee superiore a 58.000 €, studenti non in possesso di attestazione Isee), si passa da 3.00 € a 4,30 € per il pasto tradizionale, mentre per il pasto alternativo da 2,50 € a 4.00.

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