Colloquio di lavoro in vista? Ecco come prepararsi e non commettere errori

Di Redazione Infocilento

Un colloquio di lavoro è un momento molto importante per la vita di tutti. Si tratta di un’occasione unica e irripetibile di cui si dispone per mostrare il proprio valore e ottenere il lavoro per cui ci sta proponendo. Tuttavia, spesso ci si trova a far fronte a sentimenti di ansia e incertezza, emozioni negative che si intromettono durante il colloquio e che possono trasformarlo in un buco nell’acqua.

Magari ci si fa prendere dalla cosiddetta “sindrome dell’impostore” e si inizia a non sentirsi all’altezza del ruolo di lavoro per il quale ci si è candidati. Altre volte l’ansia prende il sopravvento e si tende a stra-parlare o a rimanere bloccati dinanzi alle domande più facili, dando l’impressione di essere persone goffe e impacciate.

Per evitare queste situazioni c’è un solo modo: la preparazione. Prima di recarsi presso il luogo del colloquio, quindi, ecco cosa fare per essere pronti e favorire un’ottima impressione agli occhi del recruiter.

Studiare l’azienda, la mission e gli obiettivi

Una delle prime regole per un colloquio di successo è la conoscenza dell’azienda in cui ci si candida. Prima dell’incontro è bene dedicare del tempo allo studio della società, la sua storia, la mission e gli obiettivi. Sarebbe utile familiarizzare con i prodotti o i servizi che offre e con il settore in cui opera in modo tale da esser pronti a rispondere alle domande in modo più incisivo. La preparazione dimostrerà al selezionatore l’interesse che si nutre per il posto offerto e darà maggiori chance di essere selezionati.

Preparare domande interessanti

Un colloquio di lavoro non è solo un’occasione per rispondere a domande, ma anche per porne di interessanti al selezionatore. È bene, quindi, preparare delle domande pertinenti sull’azienda, sul ruolo e sulle opportunità di crescita professionale. Questo dimostrerà un interesse genuino verso il posto di lavoro e aiuterà a ottenere una visione più chiara dell’azienda e del team con cui si potrebbe, forse, iniziare a lavorare.

Alcuni esempi di domande interessanti sono:

  • Cosa vi aspettate dal candidato ideale per questa posizione?
  • Come avverrà il processo di integrazione della nuova risorsa?
  • Quali sono i valori aziendali?
  • Quali sono gli obiettivi dell’azienda per i prossimi cinque anni?
  • Qual è il ruolo della mia posizione in questi obiettivi?

Mostrare chi siamo, oltre il lavoro

Spesso ci si concentra esclusivamente sulle proprie competenze e sulle esperienze lavorative. Tuttavia è altrettanto importante mostrare la propria personalità e i propri valori, così come passioni, hobby e attività extralavorative che appassionano.

Chiaramente c’è una linea sottile da non superare, ovvero quella della sfera della privacy. Per capire cosa è lecito dire e cosa andrebbe evitato basta rispondere a questa domanda: ciò che sto per dire mi renderebbe tranquillo anche dinanzi a una platea di sconosciuti? Se la risposta è no, meglio evitare.

Va comunque sempre ricordato di essere autentici e di mettere in luce i propri punti di forza. Con una buona preparazione e una giusta dose di fiducia, si potrà affrontare il colloquio con maggiore serenità e rimanere impressi ai reclutatori.

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