Massimo La Porta è fuori dal Consiglio comunale, almeno momentaneamente. Il prefetto di Salerno, Francesco Russo, in applicazione della legge Severino, ha firmato il provvedimento nei confronti del politico agropolese indagato nell’ambito dell’inchiesta “Formazione 4.0” della guardia di finanza di Salerno. La Porta (difeso dall’avvocato Federico Conte ) è agli arresti domiciliari dallo scorso 19 aprile.
La posizione di Massimo La Porta
Il consigliere comunale, aspirante sindaco alle scorse amministrative, è finito tra gli indagati dell’inchiesta relativa a falsi corsi di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie innovative e digitalizzazione previste dal Piano Nazionale Industria 4.0. Attività che ha permesso – secondo i finanzieri della compagnia di Agropoli – di mettere su un maxi raggiro allo Stato di ben 57 milioni di euro in crediti di imposta.
L’esponente politico si era difeso durante l’interrogatorio di garanzia, smarcandosi dalle accuse. Ora è in attesa dell’interrogatorio di garzaia. L’indagine è ancora aperta, pertanto tutte le accuse dovranno essere dimostrate e confermate in tribunale.
Cosa cambia in consiglio comunale
Intanto, in consiglio comunale subentra Emilio Malandrino, coordinatore cittadino di Forza Italia. È lui il primo dei non eletti nella compagine di La Porta alle scorse amministrative. La surroga, probabilmente, avverrà ad inizio giugno, salvo integrazioni del prossimo ordine del giorno del consiglio comunale convocato per il prossimo 29 maggio. che verterà su 21 ordini del giorno, tra cui 11 tra interrogazioni e mozioni del consigliere di minoranza Raffaele Pesce.