La raccolta delle fascine, “a uso antico”, è iniziata già da qualche giorno. A lavoro i volontari delle associazioni ebolitane quelli del centro e quelle della periferia.
E tra questi anche i Briganti dell’Ermice e Jevule vico vico impegnati ad allestire ‘o Fucanojo ‘e l’Ermice che come da tradizione sarà al centro della zona antistante la piazzetta che conduce all’area naturalistica dell’Ermice.
Canti e balli della tradizione popolare a fare da cornice ad una atmosfera che si preannuncia già magica e suggestiva, vino nostrano e pasta e fagioli saranno offerti gratuitamente ai partecipanti.
Antiche tradizioni che si rinnovano
“Un momento atteso e partecipato, senza dubbio. Un appuntamento che arriva dopo la pausa forzata del periodo pandemico e che in Città richiama e rievoca folclore, tradizione, legami solidi col territorio e la sua gente. Un momento che tra tradizione e folclore ha contributo a scrivere importanti pagine della storia della Città, in ogni quartiere, dal centro alle contrade rurali”, dichiarano Antonio Vecchio e Italo Corrado.
Ad Eboli l’edizione 2023 dei Fucanoli si rinnova anche in altri punti della Città
Quartiere Castrullo- Casarsa in piazza Palmento organizza una serata all’insegna della gastronomia e della musica dal vivo.
In piazza Borgo “Il falò dei desideri” una giornata di festa che ha inizio la mattina alle ore 10.30 con Oasi Animazione e proseguirà con tanti appuntamenti, con gli Sbandieratori Ebolitani di Porta Dogana, con i giochi di un tempo, gastronomia e balli della tradizione.
Appuntamento anche in Piazza Epitaffio, dove i lavori di allestimento del fucanolo sono in corso. I residenti della zona sono in piazza per allestire il falò che domani sera accoglierà decine di visitatori.
All’Ermice, alla Casarsa, al Borgo nel centro e nelle periferie sono tanti i volontari che daranno vita ad una tradizione che a Eboli ha segnato il tempo.
La nota polemica
“La stampa locale scrive sempre e solo di politica e fatti di cronaca e sempre meno di cose belle e di iniziative” ha detto al telefono ieri sera il presidente di una associazione culturale del territorio.
Peccato, però, che non ci sia stata alcuna comunicazione integrata ed ufficiale da parte del Comune di Eboli nè attraverso note stampa e nemmeno sui canali social ufficiali a partire dal sito internet del Comune di Eboli.
Questo non tutti possono saperlo. Peccato! Perché una così importante tradizione che torna dopo un periodo di pandemia avrebbe dovuto ricevere tutto il supporto possibile anche e soprattutto da parte di chi governa la Città“.