Davide Napoleone, in arte “Napoleone”, è il nome del cantautore che si sta sempre più facendo conoscere nel panorama musicale italiano del cantautorato. Nasce nel 1992, originario di Capaccio Paestum, un motivo di orgoglio per il territorio.
Talento, musica e scrittura: mix perfetto per il cantautore di Capaccio Paestum
Il talento per la scrittura e l’urgenza di comunicare hanno trovato forza nella musica, attraverso la quale Davide trasmette le sue storie avvincenti ed emozionanti. Il giovane, di soli trent’anni, sta conquistando la scena piano piano, con l’ umiltà che lo avvicina sempre più al pubblico e lo aiuta a non dividere mai Davide da Napoleone infatti la sua ricchezza è l’equivalenza fra l’uomo e l’artista.
Gli inizi
Inizia a tracciare il percorso nel 2016 come autore alla Sony Publishing Italy e firma dei brani per numerosi artisti italiani: “Solo per un pò “ per Michele Bravi e “Mi ricordo un po’ di me” per Gaia Gozzi.
Dopo cinque anni dal primo contratto editoriale Davide si è impegnato con cura e dedizione per il progetto personale, dedicando il proprio tempo alla musica.
L’impegno ha ripagato il cantautore con l’esordio dei singoli: I mostri che hai (2019), Porta Pacienza (2020), Amalfi (2020), Lacrime a mare(2021), Povera Femmina (2021), Anna è tornata (2022) e Io, tu e l’estate (2022).
Le collaborazioni
Il 2023 potrebbe rappresentare l’anno decisivo, inaugurato con due nuovi brani: Appuntamento al lungomare e la collaborazione con Gue Pequeno in Capa tosta. Tuttavia fra tutti i sui testi, quello a cui lui stesso è più affezionato è Amalfi, come afferma: «Ha tracciato la via della forma-canzone che ho portato avanti anche negli altri brani, da lì è partito tutto!».
Ecco quello che vuole trasmettere Davide con le sua musica
Il linguaggio delle canzoni di Napoleone è diretto, stimola alla riflessione e non mancano i toni nostalgici con una coloritura locale. In ogni testo non dimentica espressioni più dialettali, dai titoli come “Porta pacienza”, le strofe di Appuntamento al lungomare mare:“(…)Che si cchiu bella ngopp’ a sta terrazza / Nu’ voto p’a maronna che po’ c’accumpagna (…) M’arrevuoti o’core sul che ce penz’ /E scus’ pe’ sta cunferenz’ (…)” o il ritornello che lo vede protagonista in Capa tosta: “(…)Sott’a ‘stu cielo ‘e stelle/ Nun succede ca nun succede / Ma i’ so’ capa tosta (…)”.
Questa caratteristica spiega il forte legame con il paese d’origine, un rapporto di odi et amo, seppure qui le opportunità per seguire i suoi sogni erano poche, è proprio la nostalgia di casa che anima il processo creativo della sua scrittura.
La musica, un ponte fra la sua casa e i suoi affetti
Le canzoni diventano un ponte di collegamento fra Davide e la sua casa, i posti a lui cari e gli affetti. Non è un caso se il tema più ricorrente è quello del “viaggio”, un vero e proprio nóstos “un viaggio di ritorno”, attraverso il quale Davide si riallaccia alle sue radici, alla sua terra ed il mare, un elemento quasi sempre presente nei testi.
Davide Napoleone ha creduto in lui e nelle sue potenzialità, crescendo in modo del tutto naturale ed esemplificando il motto “Se puoi sognarlo, puoi farlo!”.
Il Davide, ancora piccolo ed incerto, dei “Mostri che hai” oggi risponde con consapevolezza poiché ha realizzato ciò che aveva in mente ed ha visto più da vicino ciò che forse non si aspettava, eppure resta sempre lo stesso e questo lo rende ancora più speciale.
(Articolo di Ludovica Monzo)