La legionella fa un’altra vittima: morta donna di Castellabate

Aumentano i casi di legionella. Morta una donna che avrebbe contratto la malattia ad Agropoli. Ci sono anche altri contagi

Di Carmela Santi

Era originaria di Paestum la donna di 64 anni deceduta all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania colpita da polmonite da legionellosi dopo un ricovero in una struttura sanitaria di Arezzo. Mentre in Toscana si continua ad indagare per far luce sul grave episodio, nel Cilento resta alta l’attenzione.

Nuovo caso di legionella. Si indaga

Non è stato l’unico caso di legionella registrato sul territorio a sud di Salerno. Almeno quattro i casi accertati nelle ultime settimane. Tutti episodi con origini diverse, non collegati e che purtroppo hanno fatto registrare anche un altro decesso.

Non c’è l’ha fatta a superare il contagio da legionella anche una sessantenne di Castellabate arrivata al San Luca con febbre forte e difficoltà respiratoria. La donna, come nel caso precedente, è deceduta poco dopo giorni il suo arrivo in ospedale di Vallo.

La profilassi

Subito l’ufficio di Prevenzione collettiva dell’Asl di Salerno competente per territorio ha avviato le indagini di rito per risalire al contagio.

A quanto pare la donna si sarebbe ammalata dopo essere stata ospitata in un appartamento di Agropoli. Per lei purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Il contagio a Casal Velino

È andata meglio ad un papà residente a Casal Velino contagiato in una struttura di accoglienza di Genova dove era andato per accompagnare il figlio ammalato. Mentre il bambino era ricoverato all’ospedale Gaslini, l’uomoaveva trovato ospitalità in una struttura aperta ai genitori dei bimbi ammalati.

Anche in questo caso sono partiti gli accertamenti che hanno consentito di appurare che l’uomo era stato contagiato utilizzando l’acqua della casa di accoglienza.

Fortunatamente il papà di Casal Velino ha superato la fase acuta del contagio, per lui è stato scongiurato il peggio.

All’attenzione dell’ufficio di Prevenzione che opera sul territorio cilentano anche un altro caso di un paziente che avrebbe contratto il batterio della legionella in una struttura turistica all’estero.

In tutti i casi non appena la malattia è stata diagnostica e oggi c’è una grande attenzione essendo in grado di eseguire specifici esami, i sanitari dell’ospedale San Luca hanno avviato subito l’iter previsto non solo per curare i pazienti ma anche per scongiurare altri contagi.

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