Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, annuncia una stretta «anti fumo» e nel farlo non pone distinzioni tra sigarette classiche, svaporizzatori, Iqos, Glo e Ploo.
Ecco cosa prevede la stretta adottata dal Ministro
Già, perché la novità più grande riguarda proprio le cosiddette «sigarette alternative» che per il ministro non vanno fumate tanto al chiuso quanto all’aperto quando si è in presenza di minori o di donne in stato di gravidanza.
La scelta di ampliare la L. 3/2003, è in linea con il Piano Europeo contro il cancro 2021, il quale immagina di poter avere una generazione di cittadini libera dal fumo entro il 2040, con meno del 5% della popolazione consumatrice di tabacco.
Le dichiarazioni
«Vista la preoccupante diffusione di stili di vita non salutari intendo affrontare il contrasto del tabagismo, che è tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia», afferma il Ministro.
Il 67% dei nostri lettori è a favore della stretta, in particolare Peppe ci scrive:
«I fumatori non hanno rispetto di niente e di nessuno. È ora che si inizi a prendere dei seri provvedimenti, per chi l’educazione non sa cosa sia».
La battaglia contro il tabagismo è argomento sempre acceso in ogni Paese. L’Olanda è in procinto di vietare aromi in liquidi per e-Cig, per renderle meno attrattive, in India, Brasile, Thailandia e Singapore è vietata tout court la vendita di sigarette elettroniche.
E mentre i dati Istat confermano che «nel 2014 gli utilizzatori delle e-cig over 14 erano circa 800mila poi, soprattutto a partire dal 2017, si è visto un progressivo aumento, fino ad arrivare nel 2021 a quasi un milione e mezzo di persone, soprattutto tra i giovani», l’Oms mette in guardia: «possibili danni agli occhi provocati dal fumo passivo».