Nessun danno economico o responsabilità è derivato alla Salernitana dalla presidenza Antonio Lombardi. Il Tribunale di Salerno ha accolto pienamente le argomentazioni del collegio difensivo formato dagli avvocati Giuseppe Fausseglia e Daniele Dioto, ritenendo che le richieste e le eccezioni presentate dal curatore fallimentare non avessero alcun fondamento in fatto e in diritto.
Gestione Salernitana, nessun danno dalla presidenza Lombardi
Il Tribunale ha ribadito la correttezza della gestione da parte dei proprietari e degli amministratori della società e ha dimostrato che la correttezza delle azioni compiute e la prosecuzione delle attività richieste per l’iscrizione al campionato di Serie B hanno fatto sì che non vi fossero danni imputabili allo stesso Lombardi (Presidente Onorario e proprietario), agli amministratori o al consiglio di sorveglianza.
Tutti i costi contestati a Lombardi all’epoca (azioni risarcitorie per milioni di euro) non solo erano assolutamente legittimi, ma anche inevitabili, per mantenere il campionato cadetto.
La decisione dei giudici
Così, il terzo e ultimo capo d’accusa mosso nei confronti di Lombardi, che era già stato completamente assolto nei tre precedenti contenziosi relativi al marchio, al bilancio della società e, non ultimo, all’azione di responsabilità, è venuto meno.