Maltempo, stato di calamità naturale: la richiesta di San Rufo

Chiesto stato di calamità naturale: «Situazione deve essere fronteggiate con interventi tecnici urgenti e straordinari»

Di Filippo Di Pasquale

Non ha perso tempo il comune di San Rufo. Dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il territorio il sindaco Michele Marmo ha approvato la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Il piccolo comune ha subito non pochi danni dovuti al maltempo. Frane e allagamenti hanno messo a dura prova il territorio, compromettendo la viabilità e le aziende agricole.

Maltempo a San Rufo: la situazione

«La situazione venutasi a creare nel territorio del Comune di San Rufo, deve essere qualificata in termini di “calamità naturale” caratterizzata dall’insorgere di situazioni che comportano grave danno alla incolumità delle persone e ai beni e che per la loro natura o estensione debbano essere fronteggiate con interventi tecnici urgenti e straordinari». Così fanno sapere da palazzo di città.

La richiesta dello stato di calamità naturale

Di qui la scelta di avviare le procedure per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità in tutto il territorio di San Rufo.

La giunta comunale, al contempo, ha dato mandato ai responsabili degli uffici vigilanza e tecnico di eseguire i necessari sopralluoghi e le conseguenti relazioni inerenti lo stato di precarietà determinato dal nubifragio, la pericolosità delle infrastrutture colpite e la ricognizione dei danni segnalati.

San Rufo non risulta l’unico comune danneggiato dal maltempo. Problemi si segnalano in tutto il comprensorio valdianese, in particolare i comuni attraversati dal fiume Tanagro hanno subito gli effetti dell’esondazione.

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