Maltempo, Piana del Sele in ginocchio. Danni anche alle strutture balneari

Le mareggiate di queste ore insieme al forte vento e alla pioggia che ha messo in ginocchio tutta la Piana del Sele

Di Silvana Scocozza

Allagamenti, smottamenti, esondazione del fiume Sele che in più punti ha rotto gli argini e stabilimenti balneari andati letteralmente distrutti. All’indomani dell’ultima mareggiata delle scorse settimane gli imprenditori balneari di Marina di Eboli si trovano nuovamente a fare i conti con danni ingenti e strutture invase dall’acqua.

Maltempo, la situazione nella Piana del Sele

Le mareggiate di queste ore insieme al forte vento e alla pioggia che ha messo in ginocchio tutta la Piana del Sele non hanno lasciato scampo a nessuno.

In zona litoranea dal Made in Italy al Giamaica Village, volgendo lo sguardo da Battipaglia a Capaccio, la situazione è devastante. I gestori degli stabilimenti sono a lavoro e la conta dei danni è ingente.

A Campolongo, Cioffi, a Corno D’Oro e a Santa Cecilia, comprese tutte le zone interne della Piana, sono decine le aziende agricole che contano danni. Terreni sommersi dall’acqua e difficoltà a trovare soluzioni per scongiurare il peggio. Decine le serre agricole devastate dalla pioggia e dagli smottamenti. Numerose le segnalazioni ai vigili del fuoco del locale distaccamento.

Maltempo ad Eboli

L’opera dei volontari

A lavoro decine e decine di volontari che sono gli stessi operatori della quarta gamma e gli imprenditori agricoli della Piana in collaborazione con i contradaioli e le associazioni locali.

Grande lavoro anche per le forze dell’ordine, vigili urbani e carabinieri sono impegnati sin dalle prime ore di oggi su tutto il territorio comunale ebolitano con maggiore attenzione alle zone periferiche.

Campi allagati nella Piana del Sele

I vigili del fuoco stanno passando al setaccio tutto il territorio e portando soccorso agli imprenditori in difficoltà.

I volontari del Nucleo Comunale della Protezione Civile coordinati dal capo nucleo Saverio De Caro continuano a monitorare gli argini del Sele. In molte zone si è richiesta la chiusura di tratti di strada letteralmente ricoperti di acqua. Danni alle colture e alle piantagioni sotto serra.

L’amministrazione comunale è a lavoro per stilare un report dettagliato della situazione e avviare richiesta dello Stato di calamità naturale.

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