Con la nuova Legge di Bilancio 2023 le scuole sono pronte a subire, l’ennesimo, duro colpo. Infatti, il Piano Dimensionamento Scolastico promosso dal Governo Meloni, prevede che la cifra di studenti da assegnare a ciascun istituto debba passare dagli attuali 600, ad un tetto di 900 alunni. A farne le spese i tanti plessi scolastici situati nelle zone meno popolate, tra cui alcune aree interne del Cilento, che sono a rischio di perdere la loro autonomia, a favore di nuovi accorpamenti.
Scuola: cosa prevede la manovra
L’obiettivo della manovra legata all’istruzione, è quello di riorganizzare l’intero sistema scolastico che sta vivendo un periodo poco florido, visto la costante diminuizione delle iscrizioni e del conseguente numero di alunni per classe. La soluzione individuata sarebbe quella di accorpare più istituti, anche distanti km tra loro, e gestirli sotto l’amministrazione dello stesso Dirigente Scolastico. Si stima, che ci sarà una diminuzione dei plessi scolastici pari all’8,4% entro il 2031/32, con l’inevitabile perdita di tanti posti di lavoro.
La situazione nel Cilento
Questa manvora interessa da molto vicino anche il Cilento, dove la situazione già non è delle migliori e che vede altri numerosi tagli all’orizzonte. Basti pensare che, in questo momento, il calo demografico sta aggravando le condizioni della maggior parte degli Istituti presenti sul territorio, quasi tutti gestiti da presidi in reggenza. L’accorpamento delle scuole, quindi, indurrà alla presenza di plessi in sovrannumero e ad una folta chiusura di tante realtà autonome presente nei piccoli comuni.