“Con l’approvazione della Legge di Bilancio nazionale il parametro minimo per il mantenimento dell’autonomia scolastica passa da 500 a 900 alunni per scuola. Uno scenario che rischia di far scomparire un numero significativo di istituti con gravi ripercussioni negli assetti scolastici e nella vita di numerose comunità dei piccoli centri, soprattutto nelle Aree Interne, già aggravate dall’aumento dei plessi spopolati a causa del crollo demografico“
Scuole, l’allarme del M5S
Così Michele Cammarano presidente della Commissione speciale Aree Interne. “Molte scuole dovranno essere accorpate, seppure sussistano condizioni di disagio, ben note nei territori classificati Interni dalla SNAI, dove tante scuole sono distanti chilometri l’una dall’altra”, aggiunge.
Cammarano ha inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al Ministro per il Sud Raffaele Fitto.
I rischi
“La previsione, in Campania, è di un taglio di 110 autonomie scolastiche, con tantissime scuole delle aree interne in cui sarà oggettivamente difficile realizzare queste “unioni forzate”. Inoltre, alcuni di questi plessi scolastici saranno destinati a chiudere definitivamente, facendo venir meno nei comuni un punto di riferimento significativo, come quello dell’istituzione scolastica, e favorendo di fatto il fenomeno dello spopolamento contro il quale si batte da tempo la Commissione consiliare da me presieduta”, aggiunge il consigliere regionale.
“Per queste ragioni – conclude Cammarano – ho chiesto ai ministri competenti la revisione di questo parametro iniquo o quanto meno una esplicita deroga per i comuni delle aree interne”.