Nasceva oggi Giosuè Sangiovanni a Laurino. E’ stato zoologo, illustre docente e fondatore del Museo di Zoologia dell’Università di Napoli.
Cenni biografici
Era uno dei tre figli, con l’abate Vincenzo e Benedetto, del medico Pasquale. Giosuè, presto orfano, fu accudito dallo zio Baldassarre, anch’egli medico, che nel 1794 gli fece intraprendere a Napoli gli studi di medicina, ove egli seguì, tra l’altro, le lezioni di medicina e storia naturale di Domenico Cirillo, quelle di botanica di Vincenzo Petagna e di anatomia umana di Domenico Cotugno.
Laureatosi, operò in qualità di medico nell’esercito della Repubblica Partenopea (combatté a Vigliena), durante la rivoluzione del 1799.
Imprigionato con l’avvento della restaurazione, nel 1800 fu mandato in esilio in Francia. A Parigi seguì il movimento culturale e naturalistico, dedicandosi agli studi di varie discipline (medicina, chimica, astronomia, storia e letteratura).
L’esperienza parigina
Espulso dalla Francia nel 1801, quale simpatizzante degli attentatori del Console Bonaparte, fu a Milano e, quindi, dopo un’altra espulsione, a Napoli, dalla quale, con il nuovo nome di M. Saint Jean, ritornò a Parigi ove rimase fino al 1806; qui esercitò la professione di medico, seguendo anche le lezioni di storia naturale del naturalista e biologo Cuvier, e del naturalista, zoologo, botanico, Jean-Baptiste di Lamarck.
La sua carriera come docente all’Università di Napoli
Ne diventarono amici e lo apprezzarono per la sua competenza soprattutto nella Zoologia, favorendogli, soprattutto quest’ultimo, tramite Bernard Germain de Lacépède, zoologo e politico francese, e il Ministro Miot, la presentazione a Giuseppe Bonaparte Re di Napoli.
Questi, dopo l’emanazione della riforma del 1806, affidò a Sangiovanni, nel 1807, la seconda Cattedra di Zoologia, ossia la Cattedra di Zoologia degli Invertebrati, che nello stesso anno, forse grazie ai consigli del Lamarck e di Sangiovanni, che giungerà a Napoli nel 1808, ebbe il nuovo nome di Cattedra di Anatomia comparata e storia degli animali senza vertebre.
È «la prima istituita in Italia nella Facoltà di Scienze naturali, precedentemente essendo appannaggio della Facoltà Medicina».
Le sue ricerche condotte a Laurino
«Il 15 febbraio 1808 Sangiovanni entrò a Napoli per via Foria. Condusse a Laurino le prime ricerche che si mossero sul sentiero scientifico tracciato da Lamarck.
Nello stesso anno iniziò i corsi di anatomia comparata all’Università di Napoli, ma dopo poco fu costretto a interromperli, colpito da un attacco apoplettico che gli causò la paralisi temporanea della parte sinistra del corpo. Ristabilitosi parzialmente, riprese dal 1812 le sue ricerche, ma rinunziò all’incarico accademico per non aggravare ulteriormente il precario stato di salute.
Trasferitosi sull’isola di Ischia, sperando di curare i suoi acciacchi con le acque termali, effettuò numerosi esperimenti sulla rigenerazione degli invertebrati, argomento che lo aveva già affascinato a Parigi leggendo il Traité d’insectologie di Charles Bonnet».
Le dichiarazioni dell’agropolese Antonio Capano
Come dichiara lo storico agropolese, Antonio Capano, nella rivista “Il Saggio“, sappiamo anche che Giosuè Sangiovanni, alternò più di una volta l’attività universitaria alla carriera amministrativa e politica; fu difatti Consigliere di Intendenza a Salerno (1809) e, dopo che Re Gioacchino Murat, con Regio Decreto del 29.11.1811, aveva unificato le due Zoologie, nel 1812, a quella cattedra fu chiamato Sangiovanni che ebbe anche la direzione del Museo.
Impegnato nel 1813 in vari uffici, da questo anno fino al 1816 conservò la direzione del Museo Zoologico di cui fu ideatore; dimessosi per motivi di salute ritroviamo Giosuè nel 1819 quale bibliotecario dell’Università, da cui si dové dimettere perché sospettato di avere partecipato ai moti del 1820.
«Il 6 luglio 1820 Ferdinando I di Borbone fu costretto a concedere la costituzione sul modello di quella spagnola, accolta a Napoli con leggere modifiche. Ad agosto dello stesso anno fu eletto il nuovo Parlamento napoletano.
A norma dell’articolo 221 fu istituito il Consiglio di Stato che designò per ciascuna provincia ventiquattro componenti nominati dal re. Sangiovanni risultò il più eletto nel distretto di Laurino».
Nominato professore di Zooologia senza insegnamento e direttore del Museo di Zoologia nel 1832, dopo la morte del professor Petagna, vi si dedicò con grande impegno, soprattutto nell’approssimarsi del VII Congresso degli Scienziati Italiani.
Il legame con il Cilento
«Nel 1848 scoppia la rivolta nel Cilento, Laurino è raggiunta dalla colonna comandata da Ernesto del Mercato, tutto il Regno si rivolta e Ferdinando II concede la Costituzione, Sangiovanni a 74 anni è eletto nel nuovo Parlamento», ma il lungo periodo vissuto nei locali insalubri del Museo, a contatto con fumi di conservanti, come l’arsenico, ne causerà la morte che sopraggiunse nella sua casa di Pozzuoli il 18 maggio 1849.