Ritenuto un affiliato al clan Sangermano, annullato il sequestro preventivo di uno degli appartamenti di Scario riconducibili secondo la DDA di Napoli al commercialista di Nola Clemente Muto.
Per gli inquirenti, Muto sarebbe «un uomo di massima fiducia dei fratelli Sangermano», Agostino e Nicola di San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli.
Il dissequestro dell’immobile a Scario
L’appartamento è all’interno dell’ottocentesco palazzo Pentagna che si affaccia sul lungomare del borgo di Scario. Ieri la consegna dell’immobile alla presenza dei carabinieri della locale stazione.
Il dissequestro è stato disposto dal Tribunale del Riesame di Napoli, dopo che lo scorso mese di novembre le forze dell’ordine apposero i sigilli agli immobili dello storico palazzo gentilizio.
L’indagine sul clan Sangermano
Il provvedimento si inserisce nell’ambito del sequestro preventivo di 30 milioni di euro ai 25 indagati colpiti da misura cautelare del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli. Un’indagine avviata ben otto anni fa, nel 2014, con le prime segnalazioni sul clan. Indagini che si sono chiuse cinque anni più tardi con la richiesta di rinvio a giudizio per 25 persone, ognuna, a vario titolo, coinvolta negli affari del sodalizio.
La posizione di Muto
Muto, commercialista del Nolano, è finito in carcere perché ritenuto dagli inquirenti «pianamente in organico al clan Sangermano». Nella giornata di ieri è avvenuta la riconsegna dell’immobile ai proprietari perché – ha stabilito il Riesame – non sono coinvolti nelle vicende giudiziarie di Muto. Quindi è avvenuta la consegna delle chiavi dopo il sopralluogo dell’immobile. Infine, è stata disposta la rimozione dei cartelli apposti sulla porta d‘ingresso e del cortile.