«A qualche settimana dalla chiusura del cantiere per risolvere il problema degli allagamenti dall’inizio di Via Torre di Paestum sino al parcheggio adiacente alle strutture dell’Ufficio Postale, esprimiamo grande soddisfazione per la celere realizzazione degli stessi. Dubbi, invece, permangono, se si considera che dopo la pioggia della notte di lunedì 9 nulla è cambiato nonostante gli ingenti impegni economici dell’ente comune». Questo il monito del Coordinatore cittadino di Italia al Centro con Toti – Noi Moderati, Luigi Marino.
La segnalazione
Dal partito sottolineano: «Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto dopo le nostre segnalazioni, visto che sono state recepite le nostre perplessità e sono stati immediatamente programmati, affidati e realizzati i lavori per regimentare le acque piovane, un po’ meno per il fatto che nonostante i lavori eseguiti, e di ciò chiediamo spiegazioni agli uffici preposti, ancora si verificano allagamenti dovuti ad un lento assorbimento delle acque dalle preposte griglie, forse causato da un lento drenaggio da parte dallo stabilizzato di cava utilizzato nella realizzazione del vespaio ventilato.
Altro tasto dolente risulta essere l’assenza di caditoie per il deflusso delle acque piovane sin dal parcheggio delle poste sino all’innesto con via Torre di Mare con continui allagamenti soprattutto dinanzi al Residence Flora e Parco Felice».
Allagamenti a Torre di Paestum: le accuse
Poi l’accusa all’amministrazione Alfieri: «il Comune di Capaccio Paestum, gestito dal centrosinistra, rende impresentabili ai fruitori le strade che dovrebbero essere messe in condizione di rilanciare l’economia locale ed il sistema Italia.
Considerando, tra l’altro, che via Torre di Paestum, è la principale strada per recarsi ai Lidi storici pestani e che sulla stessa insistono strutture ricettive, non ultima la frequentatissima Piscina Felice » conclude il coordinatore dei Noi Moderati « chiediamo all’attuale amministrazione, se non sia il caso di prevedere su tale arteria la realizzazione di una rete di scolo delle acque piovane degna di quella realtà che la stessa amministrazione ha candidato quale “città della cultura”». Di qui l’appello ad una maggiore attenzione.